ALLE ORIGINI DELL’ARTE CON PAUL KLEE
- 13 novembre 2018 Da Chiamamilano
Al Mudec fino al 3 marzo un viaggio nel primitivismo di Klee
Apre al pubblico, nelle sale del MuDeC-Museo delle Culture, la mostra “Paul Klee. Alle origini dell’arte”. Un’ampia selezione di opere di Klee, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch, scelte sulla base della ricerca “primitivista” che animò la sua intera produzione artistica. Fino al 3 marzo 2019 sarà possibile vedere un centinaio di opere dell’autore, provenienti da importanti musei e collezioni private europee, in un’esposizione promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE che ne è anche il produttore
“La collaborazione tra Amministrazione Comunale e 24 Ore Cultura ha sviluppato una strategia di programmazione al MuDeC che interseca, con grande attenzione alla qualità della ricerca scientifica e curatoriale, l'attività espositiva e la valorizzazione della preziosa collezione permanente del Museo - ha detto l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno - . La centralità del MuDeC nella rete di collaborazioni internazionali assicura anche il contributo di istituzioni artistiche e culturali di tutto il mondo, per progetti espositivi di respiro sempre più ampio, e di grande bellezza“.
Il concetto di “primitivismo” in Klee assume connotazioni diverse rispetto a quelle comunemente utilizzate a proposito delle avanguardie storiche. L’interesse per tutto quanto, in arte, è “selvaggio” e “primitivo” si desta in Klee in coincidenza con il suo primo viaggio in Italia e la scoperta dell’arte paleocristiana a Roma, tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902.
In seguito al viaggio in Italia Klee si considererà un “epigono”: vale a dire ultimo nato, erede tardivo di un’illustre civiltà giunta al tramonto. E questa conclusione non lo abbandonerà mai in seguito, spingendolo a trasformare, come lui stesso racconta nei suoi diari, la delusione in “stile”.
Il concetto di “primitivismo” in Klee assume connotazioni diverse rispetto a quelle comunemente utilizzate a proposito delle avanguardie storiche. L’interesse per tutto quanto, in arte, è “selvaggio” e “primitivo” si desta in Klee in coincidenza con il suo primo viaggio in Italia e la scoperta dell’arte paleocristiana a Roma, tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902.
In seguito al viaggio in Italia Klee si considererà un “epigono”: vale a dire ultimo nato, erede tardivo di un’illustre civiltà giunta al tramonto. E questa conclusione non lo abbandonerà mai in seguito, spingendolo a trasformare, come lui stesso racconta nei suoi diari, la delusione in “stile”.
Klee viene presentato sia attraverso le sue opere astratte e policrome, conosciute e amate dal grande pubblico, sia attraverso i suoi meno noti lavori caricaturali; al tempo stesso, puntuali ricerche sulle fonti, sui repertori iconografici e formali e sui documenti testuali danno conto della complessità del sostrato culturale dell’artista, della vastità della sua produzione e dell’ampiezza delle tecniche da lui utilizzate. Le sezioni in cui verrà suddivisa la mostra racconteranno il suo processo di formazione artistica. Dalla caricatura al periodo in cui Klee si definisce anche “illustratore cosmico”; a un primitivismo di tipo “epigrafico”, la cui sezione di riferimento non a caso verrà intitolata “alfabeti e geroglifiche d’invenzione”. Una sezione sarà dedicata al teatrino di marionette che Klee aveva costruito per il figlio Felix, a testimonianza del suo interesse per l’espressività infantile e quindi per le origini primordiali dell’arte che l’autore, coerentemente con il suo tempo, riteneva dovessero cercarsi nelle espressioni artistiche di alcune popolazioni di interesse etnografico. Insieme a esemplari di marionette verrà presentata una selezione delle opere etnografiche del MuDeC. I manufatti extraeuropei, lungi dal fornire un elemento di comparazione diretta con i lavori di Klee, riferiscono di come l’artista si sia avvicinato, abbia corrisposto con l’universo fantastico, antropologico e stilistico delle arti extraeuropee.
Infine, la sezione dedicata a “policromie e astrazione” designa un diverso insieme di opere, caratterizzate, oltreché dal rigoroso disegno geometrico per lo più associato a motivi architettonici, dalla trasparenza di differenti velature di colore.
MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56)
ORARI: Lun 14.30 ?19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ? 19.30 | Gio, Sab 9.30?22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
BIGLIETTI: Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: www.ticket24ore.it | Tel. +39 0254917
Infine, la sezione dedicata a “policromie e astrazione” designa un diverso insieme di opere, caratterizzate, oltreché dal rigoroso disegno geometrico per lo più associato a motivi architettonici, dalla trasparenza di differenti velature di colore.
MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56)
ORARI: Lun 14.30 ?19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ? 19.30 | Gio, Sab 9.30?22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
BIGLIETTI: Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: www.ticket24ore.it | Tel. +39 0254917