AL VIA LA CALL PER ANIMARE L’EDIZIONE 2019 DI #STEMintheCity, ISPIRATA AL GENIO DI LEONARDO
- 19 febbraio 2019 Dal Comune
Cocco: “Sempre più urgente la richiesta di profili preparati in ambito scientifico-tecnologico e con approccio creativo. Aziende, enti e università possono aiutarci a diffondere questa consapevolezza tra ragazze e ragazzi durante il mese delle STEM”. Candidature aperte fino al 18 marzo
È stata annunciata lunedì18 febbraio la terza edizione di #STEMintheCity, l’iniziativa promossa dal Comune di Milano - in collaborazione con importanti realtà del settore pubblico e privato e il sostegno delle Nazioni Unite - per promuovere la diffusione delle discipline tecnico-scientifiche e delle nuove tecnologie digitali come base formativa per le nuove generazioni e per rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le ragazze da questi percorsi di studio.
La manifestazione si articolerà lungo tutto aprile 2019 - designato a livello internazionale come me
Nell’anno delle celebrazioni leonardesche, il tema guida della nuova edizione sarà “Arte e Scienza”, a testimonianza del legame tra umanesimo e tecnologia che ha contraddistinto la genialità di Leonardo da Vinci, artista che ha fatto di Milano la città simbolo dell’innovazione.
“Per il terzo anno consecutivo, #STEMintheCity torna a porre l’accento sulla necessità di sensibilizzare i giovani verso lo sviluppo di competenze adeguate per vivere da protagonisti il nuovo ‘umanesimo digitale’ che caratterizza la nostra società e prepararsi al proprio futuro professionale, liberi da preconcetti culturali o di genere - ha dichiarato Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici. - Le stime europee parlano di oltre 8 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2025 in ambito STEM ed è recente l’allarme dell’Onu secondo cui meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo è donna. Non possiamo ignorare questi dati e, insieme ai partner che contribuiranno alla nuova edizione, vogliamo offrire a ragazze e ragazzi l’opportunità di compiere scelte consapevoli nei loro percorsi di studio e di carriera.”
“Le materie STEM sono molto importanti a partire già dalla prima infanzia, poiché conoscerle fin da piccoli può influenzare le scelte future - ha commentato l’assessore all’Educazione Laura Galimberti - e far crescere bambine e bambini, ragazze e ragazzi più attenti e informati. Diffondere cultura scientifica, oggi più che mai, è fondamentale: è con la scienza che si ristabilisce la verità e che si combattono le fake news, una delle principali debolezze del nostro tempo. La scienza è impegno, costanza, amore per la verità e l’esempio di tanti uomini e donne che hanno scelto percorsi scientifici può essere portato a testimonianza per rinforzare il valore di queste materie e aiutare i più piccoli a compiere scelte più consapevoli”.
I numeri dell’edizione 2018 hanno confermato una diffusa sensibilità e grande attenzione per questi temi da parte dei milanesi: oltre 50 partner del settore pubblico e privato hanno chiamato a raccolta un pubblico di oltre settemila partecipanti tra giovani, famiglie e insegnanti, nel corso di più di 100 incontri. Oltre 90 le scuole del sistema educativo della Città metropolitana coinvolte e quasi un migliaio gli studenti universitari che hanno preso parte agli eventi.
Anche per il prossimo appuntamento con #STEMintheCity, enti pubblici e privati, imprese, fondazioni, associazioni, scuole e università sono invitati a proporre e organizzare dibattiti, seminari, corsi di formazione, installazioni e spettacoli che possano continuare ad alimentare il confronto. Le candidature dovranno pervenire entro il 18 marzo attraverso il portale www.steminthecity.eu
I primi eventi della terza edizione sono stati annunciati, insieme a partner di organizzazioni pubbliche e private: grande apertura lunedì 6 maggio al Teatro alla Scala dedicata al rapporto indissolubile tra Arte e Scienza. Martedì 7 maggio e mercoledì 8 maggio spazio alla formazione per tutta la giornata sui temi dell’intelligenza artificiale, la robotica, la comunicazione social, la sicurezza informatica e il coding. Una giornata sarà dedicata alle studentesse universitarie e neolaureate che avranno a disposizione alcune sessioni di attività formativa, per scoprire e sviluppare il proprio talento e comprendere le possibilità offerte dal mondo del lavoro. Mercoledì 8 maggio l’auditorium LaVerdi ospiterà lo spettacolo “Donne come noi”, di Giulia Minoli e Emanuela Giordano tratto dall’omonimo libro edito da Sperling&Kupfer, scritto da Donna Moderna e dedicato a 100 storie di italiane che hanno raggiunto traguardi importanti. Lo spettacolo racconta storie di donne italiane contemporanee che con tenacia, competenza e coraggio hanno realizzato le loro ambizioni professionali.
La presentazione è stata anche l’occasione per illustrare al pubblico i risultati della ricerca inedita condotta dalla docenteCarolina Guerini, associata di Economia e Impresa all’Università Liuc che, insieme a un team di ricercatori della stessa università ha esaminato il rapporto tra le donne e le tecnologie digitali. Il campione analizzato: 591 lavoratrici, in parte dipendenti del Comune di Milano, in parte dell’università Liuc e il restante appartenente alle imprese associate a Valore D.
Dal titolo “Donne e tecnologie digitali: il caso delle DiDIYer” - dove per DiDIYer s’intendono le persone in grado di sviluppare personalmente prodotti e servizi digitali e di dare così vita a un’innovazione tecnologica - la ricerca analizza un campione con un’età media di 49 anni, per il 63 per cento di provenienza lombarda e abituata a lavorare in team (78 per cento).
L’obiettivo della ricerca è identificare e fotografare la presenza di DiDIYer all’interno del campione: i risultati dimostrano la presenza di 38 innovatrici (28 nel settore pubblico), di cui 32 identificabili come vere e proprie maker. Le DiDIYer hanno piena consapevolezza di essere esperte digitali e usano la tecnologia per passione e piacere, con l’intento di innovare e affrontare sfide personali e professionali. A spingerle è soprattutto la motivazione personale, la vera forza trainante nello sviluppo delle competenze digitali.
I risultati dimostrano quindi l’importanza del fenomeno del “fai da te digitale” nelle organizzazioni milanesi e l’inclusione a pieno titolo delle donne nella società digitale.