Beni Culturali
- 11 dicembre 2024 Dal Comune
Il Demanio dello Stato trasferisce al Comune di Milano la proprietà di Villa Reale e dei Giardini di via Palestro
Il Demanio dello Stato ha trasferito al Comune di Milano la proprietà di Villa Reale e dei Giardini pubblici di via Palestro. L’atto di trasferimento è stato firmato a Palazzo Beltrami, sede della Ragioneria, alla presenza degli assessori Emmanuel Conte (Patrimonio) e Tommaso Sacchi (Cultura). A sottoscriverlo la Direzione Demanio e Patrimonio del Comune e la Direzione Regionale Lombardia dell’Agenzia del Demanio. I notai che hanno curato l’acquisizione sono Filippo Zabban e Marco Ferrari.
Il complesso monumentale oggetto del rogito comprende la Villa Reale, realizzata alla fine del Settecento e dal 1921 sede della Galleria d’Arte Moderna, le sue ex scuderie, che ospitano il Padiglione d’Arte Contemporanea, la palazzina indipendente al civico 12 di via Palestro, oggi usata da alcune associazioni, e il Giardino della Villa Belgiojoso Bonaparte, il magnifico parco all’inglese di 19mila metri quadri su cui si affaccia la Villa.
Il compendio della Villa Reale venne trasferito con Regio Decreto nel 1919 dalle proprietà della Corona al Demanio dello Stato. Nel 1933, sempre con Regio Decreto, se ne autorizzò la cessione gratuita al Comune di Milano che, però, non si è mai tradotta in un atto notarile.
Ricevendo ora la piena titolarità del complesso, che continuerà ad essere sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, il Comune non solo conferma l’impegno a salvaguardarlo e a renderlo sempre più fruibile, ma sottoscrive anche un Programma di valorizzazione che comprende interventi di studio, restauro, recupero, conservazione e miglioramenti strutturali e impiantistici, provvedendo alle risorse finanziarie per gli investimenti nel Piano triennale delle opere pubbliche.
“Con il passaggio di Villa Reale tra le proprietà del Comune – affermano gli assessori Emmanuel Conte e Tommaso Sacchi – si compie un atto non solo formale, atteso da tanti anni e raggiunto grazie al paziente lavoro dell’Amministrazione. Milano rientra in possesso di beni dalla straordinaria bellezza architettonica e di grande attrattività culturale come i due musei civici Gam e Pac. Assistiamo all’attestazione di un rilancio ulteriore dell’azione pubblica che, nella collaborazione fra istituzioni, impone un respiro più ampio, una programmazione ancora più salda e attenta negli investimenti per la promozione dei luoghi della cultura”.
Per il Programma di valorizzazione, gli stanziamenti a bilancio saranno sia in conto capitale, destinati cioè alle opere di restauro e manutenzione straordinaria, sia in spesa corrente, per la gestione e la manutenzione ordinaria, ripartiti fra la Direzione Risorse Umane, la Direzione Demanio e Patrimonio, la Direzione Cultura, la Direzione Municipi e la Direzione Verde e Ambiente.
In conto capitale è stato previsto per il periodo 2024-2027 un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro. Tra gli interventi programmati, la manutenzione straordinaria dei sistemi di illuminazione storici di Villa Reale e un nuovo sistema di illuminazione per la valorizzazione artistica dei suoi spazi interni ed esterni, un nuovo impianto di climatizzazione per il controllo microclimatico degli ambienti della Gam, riallestimenti delle sale al primo e al secondo piano e, più avanti, il restauro della Torre del Conte Ugolino e il recupero delle coperture di Villa Reale.
Quanto alla gestione corrente, si conferma una spesa media annuale di 2 milioni di euro, fra costi per il personale, la guardiania, le attività espositive, le pulizie, le manutenzioni ordinarie.
Già residenza di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, di Napoleone e di Eugenio di Beauharnais sotto i francesi, e del maresciallo Josef Radetzky sotto gli austriaci, Villa Reale dopo l’Unità d’Italia entrò in un lungo periodo di relativo abbandono, dal quale riemerse quando proprio il Comune di Milano ne avviò la trasformazione in sede della Galleria d’Arte Moderna. Fu sempre l’Amministrazione milanese, all’indomani della Seconda guerra mondiale, a realizzare il Pac - Padiglione d’Arte Contemporanea sulle rovine delle ex scuderie della Villa Reale distrutte dai bombardamenti del 1943, e a ricostruirlo 40 anni più tardi dopo l’attentato di via Palestro.
Edoardo Nardi
Il compendio della Villa Reale venne trasferito con Regio Decreto nel 1919 dalle proprietà della Corona al Demanio dello Stato. Nel 1933, sempre con Regio Decreto, se ne autorizzò la cessione gratuita al Comune di Milano che, però, non si è mai tradotta in un atto notarile.
Ricevendo ora la piena titolarità del complesso, che continuerà ad essere sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, il Comune non solo conferma l’impegno a salvaguardarlo e a renderlo sempre più fruibile, ma sottoscrive anche un Programma di valorizzazione che comprende interventi di studio, restauro, recupero, conservazione e miglioramenti strutturali e impiantistici, provvedendo alle risorse finanziarie per gli investimenti nel Piano triennale delle opere pubbliche.
“Con il passaggio di Villa Reale tra le proprietà del Comune – affermano gli assessori Emmanuel Conte e Tommaso Sacchi – si compie un atto non solo formale, atteso da tanti anni e raggiunto grazie al paziente lavoro dell’Amministrazione. Milano rientra in possesso di beni dalla straordinaria bellezza architettonica e di grande attrattività culturale come i due musei civici Gam e Pac. Assistiamo all’attestazione di un rilancio ulteriore dell’azione pubblica che, nella collaborazione fra istituzioni, impone un respiro più ampio, una programmazione ancora più salda e attenta negli investimenti per la promozione dei luoghi della cultura”.
Per il Programma di valorizzazione, gli stanziamenti a bilancio saranno sia in conto capitale, destinati cioè alle opere di restauro e manutenzione straordinaria, sia in spesa corrente, per la gestione e la manutenzione ordinaria, ripartiti fra la Direzione Risorse Umane, la Direzione Demanio e Patrimonio, la Direzione Cultura, la Direzione Municipi e la Direzione Verde e Ambiente.
In conto capitale è stato previsto per il periodo 2024-2027 un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro. Tra gli interventi programmati, la manutenzione straordinaria dei sistemi di illuminazione storici di Villa Reale e un nuovo sistema di illuminazione per la valorizzazione artistica dei suoi spazi interni ed esterni, un nuovo impianto di climatizzazione per il controllo microclimatico degli ambienti della Gam, riallestimenti delle sale al primo e al secondo piano e, più avanti, il restauro della Torre del Conte Ugolino e il recupero delle coperture di Villa Reale.
Quanto alla gestione corrente, si conferma una spesa media annuale di 2 milioni di euro, fra costi per il personale, la guardiania, le attività espositive, le pulizie, le manutenzioni ordinarie.
Già residenza di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, di Napoleone e di Eugenio di Beauharnais sotto i francesi, e del maresciallo Josef Radetzky sotto gli austriaci, Villa Reale dopo l’Unità d’Italia entrò in un lungo periodo di relativo abbandono, dal quale riemerse quando proprio il Comune di Milano ne avviò la trasformazione in sede della Galleria d’Arte Moderna. Fu sempre l’Amministrazione milanese, all’indomani della Seconda guerra mondiale, a realizzare il Pac - Padiglione d’Arte Contemporanea sulle rovine delle ex scuderie della Villa Reale distrutte dai bombardamenti del 1943, e a ricostruirlo 40 anni più tardi dopo l’attentato di via Palestro.
Edoardo Nardi