Due proposte per San Siro e Niguarda, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'abitare in città

Il Comune aderisce a un bando del Mit, Rabaiotti: “Potenziamo l’offerta per le emergenze, costruiamo ambienti più vivibili e con più opportunità”. Granelli: “Strade e incroci più sicuri, spazi per la pedonalità e la ciclabilità”

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Due proposte per due quartieri, due progetti che guardano oltre il centro storico per migliorare la qualità dell’abitare in città. Uno insiste nella zona di Greco-Niguarda, a nord est, l’altro riguarda quella di San Siro, a ovest. Entrambi puntano alla rigenerazione di aree e spazi già definiti e costruiti, e individuano ciascuno un immobile di proprietà pubblica da recuperare e riprogettare destinandolo all’abitazione transitoria come fulcro di un piano più ampio di potenziamento del sistema abitativo e dei servizi di welfare urbano, che comprende anche la sistemazione delle strade limitrofe e degli spazi pubblici, oltre alla dotazione di nuovi servizi di prossimità a disposizione degli abitanti, come laboratori, spazi dedicati alla microimpresa, al co-working e allo stare insieme.
L’obiettivo è quindi duplice: aumentare sia in quantità sia in qualità le possibilità residenziali transitorie per le persone in difficoltà, come anche per giovani studenti e lavoratori, e nel contempo contribuire alla costruzione di quartieri più vivibili, meglio serviti e capaci di offrire maggiori opportunità a chi li abita.
Con queste proposte, il Comune aderisce al Programma Innovativo per la Qualità dell’Abitare (Pinqua), il bando del Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, basato sul decreto interministeriale n. 395 del settembre scorso, in scadenza il 16 marzo. Se approvati, i progetti saranno interamente finanziati con fondi statali attraverso il bando, fino a un massimo di 15 milioni di euro ciascuno.
“Sono progetti - è intervenuto l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti - con cui vogliamo potenziare l’offerta transitoria per l’emergenza, utili anche a procedere con maggiore facilità con interventi di ristrutturazione delle case popolari, nel caso sia necessaria la mobilità delle famiglie, per tutelare i casi di particolare fragilità. È quanto già abbiamo fatto, in collaborazione con Aler e con il coordinamento della Prefettura di Milano, su diversi casi - da via Civitali a via Lorenteggio 181, da via Manzano 4 a via De Stael, per citarne alcuni - gestiti con attenzione evitando sgomberi forzosi e interventi diretti delle Forze dell’Ordine. Le case popolari, sia le nostre sia quelle di Aler, richiederanno in prospettiva un numero crescente di interventi di rigenerazione e ristrutturazione che potrebbero richiedere soluzioni transitorie ed emergenziali proprio come quelle che intendiamo realizzare”. 

"Strade e incroci più sicuri, più spazio per la pedonalità e la ciclabilità, riordino della sosta, riduzione della velocità vicino alle scuole e ai luoghi di aggregazione, più verde - ha dichiarato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli. - Questi sono gli interventi che affiancano quelli sulle abitazioni, contribuendo a migliorare la qualità della vita nei quartieri per rendere più vivibili le nostre strade e piazze, lo spazio pubblico, più a misura di famiglia; per migliorare i percorsi casa scuola e casa lavoro, i luoghi frequentati tutti i giorni e l'affaccio dei negozi di prossimità".

MOVE IN NIGUARDA-MUOVERE GLI IMMOBILI, INTEGRARE I SERVIZI 
Il progetto ruota intorno all’intervento di ristrutturazione dell’immobile di proprietà comunale di via Pianell 15, ora inutilizzato, un tempo adibito a casa di accoglienza per ragazze madri, che lo renderà un hub abitativo per l’ospitalità temporanea a breve e medio termine. Il lotto, un’area complessiva di circa mille metri quadrati, comprenderà un articolato edificio di cinque piani fuori terra, con una superficie utile lorda di circa 2.900 mq e la realizzazione di varie tipologie di stanze/posti letto (una novantina, oltre a 5 mini alloggi). Al piano terra alcuni spazi verranno riservati a servizi di prossimità aperti agli abitanti.
Complementare al progetto, il recupero di una ventina di alloggi sempre di proprietà comunale diffusi sul territorio circostante. Il fine è quello di creare una rete per l’ospitalità transitoria, servizi aperti al quartiere e appartamenti in locazione a canone calmierato per periodi più lunghi.
La proposta del Comune prevede anche la riqualificazione degli spazi pubblici, dalle strade e dai marciapiedi ai passaggi ciclo-pedonali intorno a via Pianell, a completamento del percorso di connessione tra il quartiere e il Parco Nord. 

MOVE IN SAN SIRO-MUOVERE GLI IMMOBILI, INTEGRARE I SERVIZI

In questo caso, l’immobile al centro del progetto è quello di via Newton 15, di proprietà di Aler e già oggetto di un Protocollo d’intesa con il Comune: lo stabile (oggi adibito a uffici che verranno trasferiti nella limitrofa via Zamagna) verrà dato in comodato d’uso gratuito per 25 anni all’Amministrazione che lo sistemerà per trasformarlo in un hub abitativo con stanze per le permanenze brevi e alcuni mini alloggi per la locazione più lunga, per un totale di un centinaio di posti letto. I lavori prevedono anche il completamento del primo piano e la costruzione di un secondo, e la realizzazione di spazi destinati a servizi condivisi per gli ospiti, tra cui una portineria, sale comuni, una lavanderia e una cucina. Un secondo fabbricato, perpendicolare a quello principale, oggi utilizzato come laboratorio e autorimessa, sarà anch’esso ristrutturato e destinato a servizi aperti al quartiere. Intorno a queste rifunzionalizzazioni, ruotano la ristrutturazione di un ampio appartamento comunale di circa 125 mq in via Paravia, che verrà frazionato in due unità con servizi condivisi e dedicato a persone con particolari difficoltà, e il recupero di un’altra trentina di case popolari oggi sfitte di proprietà mista (Aler e Comune) diffuse nel quartiere. I lavori riguarderanno anche l’efficientamento energetico degli edifici, per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, e il conseguimento dei Cpi, i Certificati di prevenzione incendi.
Come per il quartiere Niguarda, la proposta comprende anche altre opere: il ripensamento del cortile interno della scuola di via Dolci, che deve aprirsi oltre l’orario scolastico e diventare spazio di incontro con il quartiere, e la riqualificazione di alcune strade, in particolare l’asse viario di via Paravia, compresi gli spazi pubblici, oltre a interventi di illuminazione pubblica intelligente.

La proposta vede il coinvolgimento, oltre che di Aler, anche del Laboratorio di quartiere San Siro e del Politecnico di Milano che già opera in zona con il progetto ‘Off Campus’.

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