LA GIUNTA APPROVA LE TARIFFE 2019 SULLA PUBBLICITÀ
- 01 febbraio 2019 Dal Comune
Imposta Comunale invariata per le insegne di negozi e attività produttive
La Giunta ha approvato il nuovo piano tariffario per il 2019 dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità. Nonostante la possibilità fornita dal Governo di aumentare le tariffe per tutte le categorie, Palazzo Marino ha deciso di lasciare invariate quelle relative alle attività commerciali e produttive. Rialzo previsto per le sole tariffe di altri tipi di superfici pubblicitarie, se superiori al metro quadrato. La delibera passa ora all’approvazione definitiva del Consiglio comunale.
“Come è previsto dalla delibera non ci sono aumenti per le insegne di esercizio dei commercianti e delle imprese. E nonostante le difficoltà di garantire gli equilibri del bilancio comunale abbiamo scelto, come nel caso del nuovo piano tariffario della Tari approvato la scorsa settimana, di non gravare sulle categorie del lavoro nella nostra città”. Lo ha affermato l’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che aggiunge: “È invece giusto e necessario che l’Amministrazione parametri le tariffe per l’occupazione degli altri spazi pubblicitari agli attuali livelli di mercato, scontando quello che oggi è il grado di attrattività di Milano e sulla base del fatto che le tariffe sono ferme dal 2002. È una questione di equità a favore del bene collettivo”.
Gli aumenti del 50 per cento infatti scattano unicamente per le pubblicità su locandine, cartelli, targhe, teli e stendardi che superino il metro quadrato di superficie e siano visibili negli spazi pubblici cittadini. Ad esempio, per un cartello da uno fino a un massimo di cinque metri quadrati l’imposta comunale annuale passa dai 23,55 ai 29,44 euro. Aumenti del 50 per cento anche per le pubblicità luminose.
L’aumento dell’imposta è una facoltà di cui l’Amministrazione si avvale ed è prevista dalla legge di Bilancio di Previsione dello Stato che stabilisce che gli enti locali, a decorrere dal 1° gennaio 2019, possano nuovamente aumentare, fino al 50 per cento, le tariffe per le superfici pubblicitarie superiori al metro quadrato.
“Come è previsto dalla delibera non ci sono aumenti per le insegne di esercizio dei commercianti e delle imprese. E nonostante le difficoltà di garantire gli equilibri del bilancio comunale abbiamo scelto, come nel caso del nuovo piano tariffario della Tari approvato la scorsa settimana, di non gravare sulle categorie del lavoro nella nostra città”. Lo ha affermato l’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che aggiunge: “È invece giusto e necessario che l’Amministrazione parametri le tariffe per l’occupazione degli altri spazi pubblicitari agli attuali livelli di mercato, scontando quello che oggi è il grado di attrattività di Milano e sulla base del fatto che le tariffe sono ferme dal 2002. È una questione di equità a favore del bene collettivo”.
Gli aumenti del 50 per cento infatti scattano unicamente per le pubblicità su locandine, cartelli, targhe, teli e stendardi che superino il metro quadrato di superficie e siano visibili negli spazi pubblici cittadini. Ad esempio, per un cartello da uno fino a un massimo di cinque metri quadrati l’imposta comunale annuale passa dai 23,55 ai 29,44 euro. Aumenti del 50 per cento anche per le pubblicità luminose.
L’aumento dell’imposta è una facoltà di cui l’Amministrazione si avvale ed è prevista dalla legge di Bilancio di Previsione dello Stato che stabilisce che gli enti locali, a decorrere dal 1° gennaio 2019, possano nuovamente aumentare, fino al 50 per cento, le tariffe per le superfici pubblicitarie superiori al metro quadrato.