RESTATE A CASA
- 10 marzo 2020 Dal Comune
Scritto da Giuseppe Sala
Cominciamo
dalla sostanza. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita, dobbiamo evitare
il più possibile contatti non strettamente necessari. E ve lo dice uno che in
queste settimane ha sempre sostenuto che le regole vanno applicate e non
discusse, ma che ha anche cercato di mantenere alta la speranza e la volontà di
non fermarsi di fronte alle difficoltà.
Per cui il mio invito, semplicemente, è di stare in casa il più possibile.
Diamo una dimostrazione di realismo e di buon senso. Solo se saremo uniti e non
minimizzeremo la situazione potremo superare questo momento difficile.
Spieghiamolo bene ai nostri figli, prendiamoci cura degli anziani.
Tenendo presente un punto fondamentale: capire come si sta agendo per adeguare
le strutture sanitarie delle nostre Regioni dell’emergenza.
Detto ciò, ribadisco il mio pensiero. Lunedì scorso in Consiglio Comunale ho
ricordato che il Direttore della Virologia del più grande ospedale tedesco (lo
Charitè di Berlino) afferma che questo virus si ripresenterà probabilmente
anche l’inverno prossimo. Da qui parto per dire che è più che ovvio che siamo
in emergenza sanitaria, ma il blocco di un quarto del Paese (che però in
termini economici vale tre quarti) produrrà danni incalcolabili alle famiglie
italiane. Non per qualche settimana, ma per un lungo periodo. Non è una
questione di PIL, ma di reddito familiare. Di chi perderà il lavoro, di chi è
già in difficoltà e vedrà peggiorare la sua situazione. Mi aspetto dal Governo
una risposta rapida e decisa su questo fronte, che non si risolva in misure
fiscali ma che preveda forti iniezioni di liquidità. Sono già pronto per
lavorarci con tutte le Istituzioni. Si vive sempre giorno per giorno, ma una
comunità che non riesce a guardare avanti è persa. Serve un grande investimento
finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni.
E infine una piccola ma doverosa questione di merito. Milano, piaccia o no, è
il cuore del Paese. Stamattina ho ascoltato il Presidente del Consiglio
lamentarsi della fuga di notizie. Non va bene, infatti, che il Sindaco e il
Prefetto di Milano sappiano di queste norme dai media.
Detto tutto ciò garantisco il mio massimo impegno per far sì che le decisioni
prese trovino la migliore applicazione possibile, sapendo che non sono ancora
sufficientemente chiare e che lo dovranno diventare in fretta. Servirà tanto,
tanto buon senso. Di chi governa e dei singoli cittadini.