Al San Gerardo i primi vaccini anti Covid della Brianza
- 28 dicembre 2020 Dalla Lombardia
Vaccination day Monza, Fabrizio Sala: giornata storica. Assessore Cambiaghi: appello di responsabilità ai giovani
Il vaccination day a Monza è partito dall’Ospedale San Gerardo.
“Bisogna far capire ai cittadini che il vaccino è sicuro ed efficace”. Così il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese, intervenendo all’evento organizzato nella struttura brianzola per dare il via nella provincia alle vaccinazioni anti Covid. Con lui ha presenziato l’assessore regionale allo Sport e giovani Martina Cambiaghi. A poche ore dal via regionale all’Ospedale Niguarda di Milano, al presidio sanitario che fa capo all’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Monza, sono state iniettate le prime vaccinazioni a medici e infermieri.
L’informazione gioca un ruolo fondamentale
“Essenziale è il ruolo dell’informazione - ha rimarcato il vicepresidente Sala - così come è avvenuto sin dal primo giorno della pandemia. Oggi è una giornata storica, un primo decisivo passo: non bisogna tuttavia abbassare la guardia perché il virus è ancora tra noi, abbiamo imparato a conviverci ma solo comportamenti responsabili potranno portarci a superare definitivamente questa drammatica emergenza. Anche in questo caso - ha detto ancora Fabrizio Sala - voglio ricordare il ruolo fondamentale della ricerca e, in particolare, il sistema integrato tra Regione e Università che permette di valorizzare al meglio i nostri ricercatori. Proprio come avvenuto al San Gerardo di Monza”.
10 mesi di sacrifici ma con Vaccination day Monza e Lombardia ricominciano
Intervenendo alla cerimonia, l’assessore allo Sport e giovani di Regione Lombardia Martina Cambiaghi ha detto: “Sembra passata una eternità da quel 21 febbraio ma sono trascorsi solo 10 mesi di sacrifici e sofferenza ma anche di studio e ricerca che hanno portato in poco tempo al vaccino. Questo vaccino - ha proseguito - è da considerare non solo come antidoto al virus ma soprattutto come inno alla vita, quella a cui desideriamo ritornare tutti: a scuola, ad abbracciare colleghi, a festeggiare nei nostri ristoranti”.
I ragazzi devono mantenere alta la guardia
“Dobbiamo essere consapevoli - ha evidenziato l’assessore Cambiaghi - che, da oggi, abbiamo gli strumenti per combattere il virus. Però, è necessario continuare a osservare le regole. Quelle che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Ecco perché voglio fare un appello ai più giovani: comportatevi responsabilmente. Abbiamo vissuto lunghi periodi di privazioni che hanno modificato le nostre vite. Non dobbiamo vanificare questi sacrifici. Quando il nuovo lockdown sarà terminato e riprenderanno le lezioni a scuola dimostriamo di aver compreso molto bene cosa fare. E come per evitare che il virus continui a diffondersi. È, infatti, con piccoli gesti di attenzione verso noi stessi e chi ci sta intorno, possiamo guardare con fiducia al futuro”.