Cooperazione internazionale
- 03 dicembre 2024 Dalla Lombardia
Presidente Fontana: modello lombardo vincente
Sottosegretario Cattaneo: nostro territorio protagonista del 'Piano Mattei'
A Palazzo Lombardia incontro con viceministro Affari Esteri Cirielli e Stakeholder
Creare sinergie virtuose tra imprese, ong, università e associazioni di settore lombarde è fondamentale per promuovere attività di cooperazione internazionali efficaci nel quadro del ‘Piano Mattei’ per l’Africa, sostenuto dal governo italiano. Questo il messaggio principale emerso dal Tavolo di Cooperazione allo Sviluppo, riunitosi a Palazzo Lombardia alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e del sottosegretario alla presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee, Raffaele Cattaneo. All’incontro ha partecipato, oltre agli stakeholder, anche il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, e il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Marco Rusconi.
Durante i lavori si è discusso dei progetti che Regione Lombardia sta promuovendo nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e in particolare le proposte nate dal dialogo e dal confronto con ong, associazioni di categoria e imprese interessate alle opportunità di collaborazione con l’Africa. Tra i temi affrontati, anche il finanziamento dei recenti progetti per l’emergenza umanitaria in Ucraina, avviati in collaborazione con diverse Organizzazioni della Società Civile ( OSC).
Fontana: modello lombardo su cooperazione internazionale punta su attenzione al territorio
“Il modello Lombardia, elemento chiave di tutte le scelte che realizziamo a livello politico – ha detto Fontana – rappresenta un ‘modus operandi’ efficace e risulta vincente anche nel settore della cooperazione internazionale. Un punto di forza di questa visione è la capacità di ascoltare le istanze di tutte le realtà del territorio e di portare avanti le diverse iniziative con un approccio sinergico e collaborativo, valorizzando la vocazione internazionale che da sempre contraddistingue la Lombardia”.
“In tema di cooperazione internazionale – ha aggiunto – abbiamo, ad esempio, da poco firmato un Memorandum of Understanding con la regione ucraina di Zaporizhzhia. Sono convinto che siamo sulla strada giusta e che, insieme alle diverse realtà del territorio, potremo fare un lavoro importante. Crediamo infatti nell’internazionalizzazione come elemento fondamentale di sviluppo. Nello specifico riteniamo il rapporto diretto tra le regioni sia lo strumento più efficace per raggiungere questo obiettivo, valorizzare il nostro tessuto imprenditoriale e la nostra comunità”.
Attualmente, Regione Lombardia sta elaborando una proposta progettuale in Kenya legata alla sostenibilità agricola. Altre iniziative sono allo studio e riguardano, nello specifico l’ambito della formazione.
Sottosegretario Cattaneo: nostro territorio protagonista della cooperazione internazionale
“La Lombardia – ha detto il sottosegretario Cattaneo – è nuovamente al centro della Cooperazione allo sviluppo e, per questo, saremo protagonisti anche nel Piano Mattei. Presentiamo un insieme di progetti, frutto della collaborazione tra tutti i soggetti partecipanti a questo tavolo, che, siamo certi, saranno supportati dal Ministero degli Affari Esteri attraverso una specifica convenzione”.
Viceministro Cirielli: momento di confronto importante, Lombardia apripista
“Nel corso di questo evento – ha sottolineato il viceministro Cirielli – sono emersi spunti estremamente interessanti. La Lombardia è la prima regione che mi ha invitato a partecipare a un momento di confronto e approfondimento di questo tipo. Al di là del bando sulla cooperazione che abbiamo realizzato, il nostro obiettivo come ministero è quello di rendere le procedure sempre più snelle per dare risposte più rapide ed efficienti al sistema complessivo della cooperazione, che riguarda anche il settore privato. Auspico che anche altre regioni vedano quello che viene realizzato in Lombardia e comprendano l’importanza strategica della cooperazione internazionale”.
Edoardo Nardi