Disturbi alimentari, nessuno stop a progetti. Lombardia garantisce risorse
- 16 gennaio 2024 Dalla Lombardia
Assessore Bertolaso: per il 2024 stanziati 6 milioni, fondi anche per gli anni successivi
Nessuno stop ai progetti sui disturbi dell’alimentazione in Lombardia. Regione garantirà con risorse proprie il prosieguo delle attività sui territori.
“C’è priorità assoluta – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – verso il problema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Per il 2024 su questo tema sono a disposizione 6 milioni di euro, somma che confermeremo negli anni successivi. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione in Italia ad aver approvato una legge regionale nel 2021 per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Legge che stanzia annualmente un fondo pari a 1,5 milioni di euro. A questi si aggiungono 1,6 milioni del fondo nazionale DNA che devono ancora essere erogati e infine 2,7 milioni del Fondo Sanitario Regionale che verranno dedicati all’attivazione di posti di comunità terapeutica per pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA)”.
In carico 1.500 giovani e 3.000 adulti con disturbi alimentari in Lombardia
“Ad oggi, abbiamo in carico circa 1.500 giovani e 3.000 adulti e si tratta di problematiche in crescita a livello nazionale. Ribadisco – ha concluso Bertolaso – che anche dal 2025 in poi, Regione Lombardia non solo confermerà analoghe risorse, ma le implementerà”.
La rete in Lombardia
Sono 20 in Lombardia i centri dedicati all’assistenza dei disturbi alimentari, tra servizi ambulatoriali, di centro diurno, residenziali e di ricovero.
I dati sui disturbi alimentari in Lombardia
Dal punto di vista epidemiologico, nella popolazione di età maggiore di 18 anni è stata stimata una prevalenza dello 0,9% per l’anoressia nervosa, dell’1,5% per la bulimia nervosa. E ancora del 3,5% per il Binge Eating Disorder (BED) tra le donne (dati ATS Milano).
Nelle donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la prevalenza è molto più elevata: 2,0% per l’anoressia nervosa, 4,5% per la bulimia nervosa e 6,2% per il BED e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.
Trend in costante aumento
I dati della letteratura internazionale nel corso dell’ultimo decennio hanno segnalato un trend in costante incremento per tutte le forme di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Anoressia nervosa e bulimia nervosa esordiscono più frequentemente nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni. Tuttavia, negli ultimi anni sono aumentati i casi con esordio in età più precoce. Nel 2022, in Lombardia, sono state ricoverate circa 1.000 persone con una diagnosi di Anoressia nervosa.
Veronica Testa