L'IMPEGNO TOTALE PER ARGINARE IL CORONAVIRUS
- 08 marzo 2020 Editoriali

C'è
un nemico che ha la chiave delle nostre porte e penetra nei nostri
corpi senza trovare alcun ostacolo, sappiamo come si chiama
"Coronavirus" ma non lo conosciamo e quindi non sappiamo ancora come
combatterlo, come difenderci, come vincerlo.
Ci
ha costretto a chiuderci in trincea, bloccare le nostre città, i nostri
paesi, quasi del tutto le nostre case. Siamo stretti in "zone di
sicurezza", non si dovrebbe uscire nemmeno dalle nostre case. Molte
attività sono bloccate, altre addirittura vietate e si è costretti a
lavorare dalla propria casa. Gli ospedali sono pieni di gente assalita e
ferita dal nemico. Alcuni giungono all'ultimo respiro, ma altri
guariscono e tornano a casa. La situazione è davvero grave. Il
Coronavirus si diffonde e contagia, le terapie intensive, essenziali
per curare i malati più gravi, sono al limite. Gli eroi di questa
battaglia la stanno sostenendo i medici e gli infermieri, ma non è
sufficiente se non venisse arginata la diffusione del coronavirus. Non
possiamo non capire la
gravità della situazione. Il virus si diffonde e contagia mentre le
terapie intensive, essenziali per curare i malati più gravi, sono al
limite e se non venisse arginata rapidamente la diffusione del
coronavirus, la situazione diventerebbe insostenibile. Non soltanto dal
punto di vista della salute ma anche per le conseguenze sociali ed
economiche che graviteranno sulla nostra eventuale esistenza futura.
Il Governo con la
collaborazione delle autorità pubbliche e di tutte le componenti
giustamente coinvolte ha continuato a seguire con impegno
l'evolversi della grave crisi emanando provvedimenti,
regole comportamentali, disposizioni per fermare i contagi. È nostro
dovere quindi seguire con scrupolosità quanto ci è stato richiesto per
poter uscire da questa grave crisi. Purtroppo non tutti si sono
comportati come da suggerimenti, da disposizioni e da regole. Dobbiamo
invece agire con responsabilità seguendo le regole
dettateci.
edb