25 MAGGIO GIORNATA MONDIALE DELL’AFRICA
- 22 maggio 2018 Eventi
Il
25 maggio si celebra la nascita dell’Organizzazione internazionale dell’Africa,
data solenne che il nostro paese ha onorato con una serie di eventi nelle
principali città italiane. Ma prima di entrare nel vivo delle attività che si
sono svolte, facciamo un breve exursus storico. L’Organizzazione dell’Unità
africana soffia 55 candeline. Essa nacque nel 1963, in Etiopia. Nella
caldissima Addis Abeba si decise di fondare una organizzazione che unisse gli
stati indipendenti africani. Furono 30 i paesi che firmarono lo statuto
dell’Unione Africana. Haile Selassie, imperatore d’Etiopia, e secondo le
tradizioni discendente di Salomone, fu il primo presidente e l’anima
dell’organizzazione. Da allora molti sono stati i paesi che hanno ricordato il
raggiungimento di questa data storica. Anche l’Italia, in linea con gli altri
stati, celebra la nascita dell’organizzazione con una serie di eventi che
coinvolgono il nostro paese da nord a sud e che vanno dalle conferenze, alle
mostre, fino a spettacoli che interessano molteplici discipline artistiche.
L’obiettivo è promuovere la cultura e la storia di un continente che non è poi
così lontano dall’Italia: basta salire sulle alture della bella Pachino
(Siracusa) e guardare verso l’orizzonte per scorgere, in lontananza, la terra
africana! Ma vediamo nel dettaglio, i programmi degli eventi, a nostro avviso,
più rilevanti.
L’Università degli Studi di Cagliari, il 18 maggio, ha spalancato la sua aula
magna per ospitare un interessante convegno intitolato “Il corno d’Africa verso
un nuovo futuro” che ha attirato i docenti di prestigiose università italiane.
La città di Torino, invece, ha puntato molto sulle attività didattiche di
approfondimento e solidarietà rivolte alle scuole secondarie di I e II grado.
Infatti, grazie al contributo del Museo Nazionale del Cinema, la città della
Mole Antonelliana, il 25 maggio, propone la proiezione del film “Balon”, del
giovane regista Pasquale Scimeca ospite in sala, e la possibilità di mettersi
in contatto diretto con i bambini del villaggio dove è stato girato il film.
L’intero incasso della vendita dei biglietti sarà devoluto alla costruzione
della scuola del villaggio in questione. Spostandoci a sud, invece, scopriamo
che in Calabria l’Auditorium di Cosenza esploderà in un tripudio di colori,
suoni e profumi allo scopo di ricreare le atmosfere africane. In questo
scenario decisamente suggestivo la danza e la musica, regine incontraste
dell’evento, ripercorreranno la storia e la cultura del continente. A seguire,
ci saranno degustazioni della cucina popolare che concluderanno la poderosa
iniziativa.
Il Coordinamento ha apprezzato molto le iniziative organizzate da più parti
d’Italia per l’Africa Day. L’Africa è il continente da cui l’umanità ha mosso i
primi passi, è un continente dalle straordinarie ricchezze e potenzialità, un
continente però sempre più spesso trascurato, accantonato e depredato da
multinazionali che foraggiano, mantenendoli in vita, regimi che non consentono
la crescita economica e sociale delle comunità, perché si nutrono del degrado e
della corruzione locale. La situazione geopolitica per quanto riguarda i paesi
più poveri dell’Africa come la Sierra Leone, la Nigeria, la Liberia, la Repubblica
centrafricana e tanti altri ancora, continua a essere interessata da gravi
tensioni sociali, scontri armati e violazioni diffuse dei diritti umani. I
caratteri comuni di questi paesi continuano a essere gli stessi: guerra civile,
povertà totale, assenza delle più elementari norme igienico-sanitarie e
malattie mortali che incidono sul già compromesso tasso di mortalità. Ecco
dunque che l’unica fiammella della speranza, nel buio della morte, è
rappresentata dalla fuga. Il resto lo conosciamo. Il resto è costituito dai
continui sbarchi, sempre in aumento, sulle cose italiane, sbarchi dai tragici
epiloghi a cui il nostro paese ha più volte risposto alzando la voce verso una
Europa sorda. Ma come spesso accade, in un coro di voci qualche voce non si
sente perché è coperta. Tanti, troppi sono gli interessi che riguardano la
questione dei migranti. Noi non abbiamo la pretesa qui e ora di fornire
suggerimenti di natura politica, economica e sociale. Noi siamo solamente
convinti che la scuola, tante volte, possa offrire una visione diversa del
mondo, a chi ha la fortuna di poterla frequentare. Per questo siamo sostenitori
di una scuola che impieghi maggiori energie e dedichi una maggiore
considerazione ai bambini africani minori. Questi ultimi hanno bisogno di interventi
didattici mirati che non si esauriscano solo nei piani per i bisogni educativi
speciali o in qualche ora di studio in più della lingua italiana. Occorre
l’inclusione, quella vera. La scuola può farlo e deve farlo. Il CNDDU sensibile
alle tematiche che favoriscono l’integrazione tra i popoli, ribadisce la
necessità di promuovere progetti che coinvolgano sempre più i cittadini, perché
l’integrazione e la cooperazione dei popoli non siano più concetti astratti di
inapplicabili politiche sociali, ma valori che possano radicarsi nella nostra
società. Per questo, approfittando della giornata celebrativa, propone a tutti
i docenti della scuola italiana di I e II grado (ma anche ai docenti della
primaria) un’attività simbolica per l’Africa Day, che si potrebbe intitolare
“La mia Africa” (riprendendo il titolo dello straordinario libro di Karen
Blixen ), e strutturarla in tre ambiti, Fauna-Sport-Arte, e indirizzare poi gli
alunni a una ricerca/gioco con l’ausilio del pc o dello smartphone. Il
risultato sarebbe interessante, perché passerebbe un messaggio semplice e
chiaro: le affascinati giraffe che la natura ci offre, i calciatori più forti
dei club sportivi italiani, le treccine che tanto adorano gli adolescenti e i
cibi esotici che stiamo accogliendo nella nostra cucina, tutto questo, insomma,
è Made in Africa, è il suo regalo per noi.
Rosa Manco
Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti Umani