“Respiro del colore” la mostra di Marison Ray

Alla Fondazione Stelline: Dal 4 al 30 giugno

Un invito a riflettere, ad approfondirne le ragioni, i caratteri e i significati. È questa la pittura di Marison Ray e dopo un primo sguardo, da lontano, le tele richiedono di avvicinarsi sempre più, fino quasi a entrare nel quadro, fra i grumi, gli strati e le risonanze del colore, là dove il respiro delle cromie accompagna la deflagrazione della pittura. Questo è il senso della pittura dell’artista Marison Ray che dal 4 al 30 giugno 2021 e la sua mostra il “Respiro del colore” si potrà ammirare alla Fondazione Stelline, a cura dello storico d’arte Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Claudio Guida e Agnese Sabato.
L’evento ha due valori per la Fondazione, da un lato è un segnale di ripresa delle attività culturali dopo la pausa forzata della pandemia, dall’altro si conferma l’importanza delle Stelline quale punto di riferimento culturale per la città di Milano. L’amore per il disegno è presente nell’artista Marison Ray sin da bambina, come fosse un dono. Da giovane ha iniziato la sua esperienza progettuale nel design: da Torino è arrivata fino al Giappone, che tanto l’ha ispirata. Ha viaggiato nel mondo acquisendo forti sensazioni immaginifiche come quelle della corrida in Spagna: polvere, sangue, violenza; infine ne ha evidenziato la potenza e il dinamismo nelle forme.  
Nella mostra sono presenti le opere degli ultimi sette anni dell’artista che rivelano il suo metodo creativo, dalla scintilla iniziale all’espansione del colore. Ma ci sono anche alcune opere del passato, a cominciare da il Ritratto della madre, da lei intesa come origine ed “essenza celestiale della vita”; Passioni del 2006, il dipinto a quattro mani con Ezio Gribaudo; e ancora il dittico del 2009 con i colori chiari che superano l’inerzia in compenetrazione di gestualità vitalistica. Ed è lontano il periodo degli anni ‘90 quando Marison rappresentava figure misteriose e solitarie che guardavano il cielo, indifese di fronte al mondo e alla città violenta; fino alla catastrofe delle torri gemelle nel 2011. Per Marison “non c’è nulla di più eccitante che rivelare sulla tela bianca l’anima” e il colore comunica un’espressione che proviene dall’anima e dall'istinto del furore creativo. L’artista manifesta il suo impegno per la salvazione della vita umana e della natura nel rispetto del creato; è una devota guerriera in lotta per dare un senso alla vita. La mostra, a ingresso libero dal 4 al 30 giugno 2021 da martedì - domenica, ore 10.00-19.00 (chiuso il lunedì), è coordinata da Claudio Guida, realizzata con il supporto tecnico e la collaborazione di CPA Service-Torino e illustrata da un catalogo realizzato in formato cartaceo e digitale da Teca Edizioni.

Manuelita Lupo

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