Svelata la targa per i Papetti vittime della strage di Piazza Fontana
- 14 dicembre 2024 Eventi
Gerolamo morì durante l’esplosione, il figlio Giocondo rimase gravemente ferito
Nella Sala del Consiglio comunale la mattina del 12 dicembre è stato ricordato il 55° anniversario della strage di Piazza Fontana alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, dove perse la vita anche il rhodense Gerolamo Papetti, agricoltore a Cascina Ghisolfa, e fu ferito in modo grave il figlio Giocondo Papetti.
Su proposta di ANPI Rho, l’Amministrazione comunale ha onorato la memoria dei due rhodensi con una targa a loro dedicata.
Presenti in sala Alberto Papetti, nipote di Gerolamo Papetti e figlio di Giocondo e altri familiari, il vice sindaco Maria Rita Vergani, il presidente di ANPI Rho Mario Anzani, il presidente del consiglio Calogero Mancarella, i consiglieri Giuseppe Caronni, Fulvio Caselli, Clelia La Palomenta, il luogotenente dei Carabinieri Luigi Pino, il Comandante della Polizia Locale Antonino Frisone, i rappresentanti di varie associazioni e numerosi cittadini.
La toccante cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime e le parole del prevosto don Gianluigi Frova.
Si sono poi succeduti gli interventi partendo da Alberto Papetti, che ha raccontato il dolore e le ricadute sulla sua famiglia dell’atto terroristico. Roberto Magagna, prima in Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza, conosceva Giocondo Papetti e ha presentato le caratteristiche di rettitudine, sobrietà e concretezza di Papetti e del mondo agricolo di una volta.
A seguire Fortunato Zinni, impiegato nel 1969 alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, ha trasmesso la sua esperienza diretta come testimone e sopravvissuto allo scoppio della bomba raccontando la semplicità e l’onestà che caratterizzavano gli accordi tra agricoltori che venivano conclusi nella Banca.
L’avvocato Federico Sinicato, presidente dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e avvocato difensore dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana e delle altre stragi fasciste degli anni ’70, ha riassunto i risultati processuali e la nuova attività dell’Associazione rivolta a far conoscere una pagina di storia che non è ancora inserita nei libri di scuola e che i giovani non conoscono.
Il presidente di ANPI Rho Mario Anzani ha parlato degli anni caratterizzati dal terrorismo di quel decennio sia nero che rosso.
Prima dello svelamento della targa, il vice sindaco Maria Rita Vergani ha concluso la cerimonia ribadendo che le vittime di quelle stragi e i loro familiari erano persone semplici e oneste, che si sono trovate coinvolte per una casualità in eventi di portata nazionale e non solo. Un pensiero è stato dedicato dal vice sindaco Vergani a Licia Pinelli e a Gemma Calabresi, che si incontrarono per la prima volta nel maggio 2009 al Quirinale, per volere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e che si strinsero in un abbraccio pacificatore.
Nella foto i partecipanti alla cerimonia per svelare la targa commemorativa
Carlo Torelli