VOLONTARIE E VOLONTARI DI GREENPEACE IN PIAZZA
- 14 aprile 2019 Eventi

Il Governo cambi il PNIEC o sarà ricordato come il Governo del Cambiamento climatico
ROMA - Volontarie
e volontari di Greenpeace sono scesi questa mattina in piazza in
oltre 20 città per denunciare l’inerzia del governo Conte che non
sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici.
Anche a Milano - in via festa del perdono, davanti alla Statale -
il Gruppo locale dell’associazione ambientalista ha proposto ai
cittadini un simbolico quiz per mostrare come gli obiettivi
dell’attuale governo, in fatto di energia e clima, siano del tutto
insufficienti e sostanzialmente uguali a quelli del governo
precedente, guidato da Paolo Gentiloni. Secondo Greenpeace,
relativamente a queste materie il Governo del cambiamento ha cambiato
poco o nulla.
«Il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno presentato
un Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, il cosiddetto PNIEC,
che è in molte parti una copia della Strategia Energetica Nazionale
approvata nel 2017 dal governo Gentiloni e dall’allora ministro
Calenda», dichiara Luca Iacoboni, responsabile della Campagna
Energia e Clima di Greenpeace Italia.
«Questa
somiglianza è davvero paradossale, perché molti dei ministri
responsabili della stesura del PNIEC a suo tempo avevano criticato la
SEN di Calenda. Loro hanno evidentemente cambiato idea, noi no. Due
anni fa abbiamo denunciato la scarsa ambizione del Governo Gentiloni,
oggi ribadiamo che anche gli obiettivi dell’attuale esecutivo in
fatto di clima ed energia sono assolutamente insufficienti».
I
cambiamenti climatici sono ormai una realtà nella vita quotidiana di
tutti gli italiani. Alluvioni, bombe d’acqua, siccità - come
quella che in questi mesi ha colpito il nord Italia - non sono
maltempo, ma le conseguenze del clima che cambia. La scienza ci dice
che abbiamo 11 anni per mettere in campo azioni efficaci per
contrastare i cambiamenti climatici. In particolare, sul versante
energetico, bisogna abbandonare rapidamente gas, carbone e petrolio e
andare verso un mondo 100 per cento rinnovabile ben prima del 2050.
Le tecnologie ci sono, quello che continua a mancare è la volontà
politica, come purtroppo dimostra anche il PNIEC.
«Il Piano
presentato dal Governo è ancora in fase di bozza, e dunque aperto a
modifiche. Per questo cittadine e cittadini devono farsi sentire ora
- ha continuato Iacoboni. - Il primo dovere di qualsiasi esecutivo è
agire in difesa di tutti noi, e non degli interessi economici delle
grandi aziende energetiche. Il Governo ha il tempo e la possibilità
di riscrivere un piano più ambizioso, in linea con le chiare
indicazioni della scienza e con le richieste delle migliaia di
studentesse e studenti che da mesi scendono in piazza chiedendo
azioni più decise per il clima. Se non lo farà, passerà
effettivamente alla storia come un governo del cambiamento. Sì, ma
climatico».
Le volontarie e i volontari di Greenpeace hanno
anche invitato i passanti a prendere parte alla manifestazione di
venerdì 19 aprile, assieme ai ragazzi dei Fridays For Future.
Migliaia di studentesse e studenti stanno manifestando ormai da
mesi in tutta Italia e in tutto il mondo, ispirati dagli scioperi per
il clima lanciati da Greta Thunberg, candidata al premio Nobel per la
Pace. Proprio Greta sarà in piazza a Roma il 19 aprile e grandi
manifestazioni si terranno in tale data in tutta Italia. Greenpeace
invita tutte e tutti a scendere in piazza, perché in ballo non c’è
il futuro di pochi, ma il presente di tutti.
Luca Iacoboni
Responsabile campagna Energia e Clima
Coordinatore Gruppo Locale Milano, Michela Bonserio