Il Governo non concede la deroga al patto di stabilità
- 03 gennaio 2013 Expo 2015
Il governo Monti non ha concesso la deroga al patto di stabilità per le opere connesse a Expo 2015, nonostante gli impegni e il sostegno più volte espressi da alcuni ministri e sopratutto dallo stesso presidente del consiglio.
“L’Expo è una grande opportunità per riprogettare il Paese e per questo richiede un ruolo forte di coordinamento da parte del governo.
Non si deve vederlo solo come un grande evento ma come un grande progetto sistemico che deve vedere fianco a fianco il governo, tutte le istituzioni e il sistema delle imprese”.
Queste le parole pronunciate da Mario Monti l’11 ottobre nella giornata conclusiva dell’international participants meeting, davanti a una platea composta dai delegati delle nazioni che prenderanno parte all’esposizione.
La mancata deroga al patto di stabilità per l’Expo comporterà un netto calo delle risorse disponibili, con possibili conseguenze riguardanti la mancata realizzazione di alcune delle opere considerate fondamentali per l’esposizione.
Il 21 dicembre il sindaco di Milano e commissario straordinario per Expo Giuliano Pisapia ha sottolineato questa situazione, definendola “deplorevole”, e ha avanzato l’ipotesi che qualcuno, all’interno della squadra di governo, non abbia creduto fino in fondo al progetto.
Il sindaco tuttavia assolve Mario Monti, mentre dà un giudizio negativo sull’operato della sua squadra che, non concedendo la deroga “non ha pensato al futuro della nazione”.
Parallelamente, si accende la polemica tra Regione Lombardia e Comune di Milano per lo stato di avanzamento delle opere connesse all’esposizione universale.
Se il potenziamento delle nuove autostrade lombarde, la Pedemontana e la Brebemi, procede bene, con il completamento previsto entro il 2014, non altrettanto, secondo il presidente della Regione Roberto Formigoni, si può dire delle opere a carico del Comune di Milano, e in particolare delle nuove linee metropolitane.
Il presidente della Lombardia ha infatti sottolineato come esistano criticità circa il completamento del progetto integrale delle linee 4 e 5 della metro entro l’Expo.
A Roberto Formigoni ha replicato Pierfrancesco Maran, assessore ai trasporti del Comune di Milano, sottolineando come le nuove linee saranno completate ed entreranno in funzione nei tempi previsti.
Nonostante queste notizie, continuano ad aumentare i Paesi che intendono partecipare all’esposizione milanese del 2015.
Ultimo in ordine di arrivo la Nigeria, seconda economia africana e primo stato del continente per popolazione, con i suoi 120 milioni di abitanti.
Notizie incoraggianti arrivano anche dai Paesi già iscritti, che stanno firmando gli accordi per la costruzione dei propri padiglioni sul sito espositivo, come la Thailandia e la Lettonia.
Questa è la prova che l’Expo è una forte forza di attrazione e che gode di notevole considerazione nel mondo, e che questa considerazione rischia di essere gettata al vento per litigi e incomprensioni.
Il nuovo governo che uscirà dalle urne a febbraio dovrà risolvere in maniera chiara la problematica delle risorse legate a Expo, e tenere conto che un suo eventuale fallimento graverebbe come un macigno sulla credibilità internazionale dell’Italia.
Fabio Figiaconi