IL SANTO DEL GIORNO 1 settembre

Sant'Egidio Abate Protettore dell’allattamento, dei cavalli, dei disabili, degli epilettici, degli eremiti, dei fabbri, delle foreste, dei lebbrosi, delle pecore, dei poveri, delle sterili.

ALTRI SANTI di Oggi: San Costanzo di Aquino, Santi Egidio e Arcano da Sansepolcro, San Giosuè, San Lupo di Sens, San Prisco di Capua, San Sisto di Reims, San Terenziano, Santa Verena di Zurzach, San Vincenzo, San Vittore di Le Mans.

Nato da nobile famiglia in Atene, questo santo passò i primi anni della sua vita nel paese natio. Di ingegno profondo, colto, amante della pietà, ben presto si cattivò la benemerenza del popolo e dei prìncipi e con essa gli onori del mondo. Ma sprezzante di tutto, Egidio fuggì da Atene, e si recò in Francia, ritirandosi in un luogo deserto presso la foce del Rodano, per attendere con più fervore al servizio di Dio. Poco tempo dopo passò in una foresta e vi stabilì la sua dimora, vivendo in preghiera, fra austerità e digiuni. Si nutriva di erbe, di radici, di frutti selvatici, dormiva su nuda terra, e suo guanciale era un sasso. Scoperto durante una partita di caccia da Flavio re dei Goti, entrò nelle grazie di quel sovrano, e per i molti miracoli operati fu conosciuto in tutta la Francia sotto il nome di «santo taumaturgo». Spinto da tutto il popolo e pregato dallo stesso re ad abbandonare quel romitaggio per recarsi alla corte, non cedette, ma ottenne che il re gli donasse quella selva. Acconsenti il re e vi fabbricò un monastero che regalò a Egidio. Un gran numero di giovani si accosto' così alle regole di S. Benedetto. Con essi potè incivilire quella regione, dissodò campi, fertilizzò terreni fino allora incolti, aprì vie di commercio e specialmente predicò Gesù a quei popoli, convertendo i peccatori e inducendoli a penitenza. Crescendo sempre più la sua fama, molti si stabilirono vicino al monastero così da formare una città che ora porta il suo nome. 
S. Egidio verso la fine del VI secolo, volò al cielo a ricevere la corona dei Beati. Le reliquie di S. Egidio vennero religiosamente trasferite a Tolosa ove si conservano con grandissimo onore, e la sua tomba è una fonte perenne di grazie e di miracoli.