A questo punto è spontaneo delineare un filone unico, che unisce le diverse esperienze di insegnamento e direi che l’estrema sintesi è: si insegna per imparare.

Certo non sarà questo l’obiettivo con cui si comincia, almeno non all’inizio.

Anzi, di solito si parte con grande baldanza, pensando di possedere molto da dare, pieni di “cose” (conoscenze, tecniche, metodi), ma arriva presto il momento in cui ci si rende conto che l’arte di trasmettere abilità, conoscenze e di stimolare la crescita non ha molta efficacia se nel frattempo non si è acquisita la capacità di osservazione, ascolto, distinzione, immedesimazione che consentono a chi sta insegnando di cogliere il punto di partenza di ogni allievo, in qualsiasi apprendimento, e di creare il rapporto, le condizioni, gli stimoli utili ad accompagnarlo nei passi successivi della sua crescita.

E così a distanza di tempo sono ancora meravigliata dal sorprendente momento in cui un bambino, avendo partecipato nel suo modo unico alle varie attività che gli sono proposte, sorprende se stesso e gli altri scoprendo che i segni scritti hanno un senso e li decifra anche da solo.

Così come mi meraviglia il momento in cui una persona, avendo eseguito fedelmente e ripetutamente una serie di movimenti che le vengono mostrati, si sorprende a percepire effettivamente il senso, la sensazione dell’azione, che produce gli effetti voluti non solo perché lo dice l’insegnante, ma perché tutto succede: un’articolazione contratta si rilassa, un dolore si attenua, un corpo si distende e recupera benessere.

Dunque imparo moltissimo da tutti i miei allievi, ognuno aggiunge la propria personale esperienza, adesione, correzione, alle cose che credevo di sapere e che non finisco invece di imparare.

A settembre ripartiamo con le attività: Giornata di apertura e dimostrazioni sabato 20 settembre, ore 14-19.

Associazione Il Vaso di Pandora

Tel. 02/36514463

www.vasodipandora.it