Strategia per una guarigione spontanea: liberare la “corazza” per contattare il “nucleo”.

Dalla Bioenergetica alla digitopressione Jin Shin Do®

Secondo la medicina tradizionale cinese il corpo umano si divide in aspetti yin e aspetti yang, due forze complementari ed opposte presenti in tutto l’universo. La parte superficiale del corpo è considerata più yang rispetto a quella profonda, gli organi interni, descritta maggiormente come yin. L’esterno del corpo, adibito principalmente a difesa e protezione, può essere paragonato a una corazza. La sua funzione, specialmente nei momenti di “guerra” (conflitto, chiusura) è di proteggere la persona dagli eventi che la minacciano. Questa corazza inizia a formarsi a seguito delle prime ferite interiori e continua nell’adolescente facendogli perdere la sua spontaneità. Se la corazza rimane anche in “tempo di pace”, la persona non riesce a disfarsene a volontà, rimanendo costretta a vivere ogni situazione come un peso, da cui consegue limitazione e rigidità. La presenza di una corazza cronica può generare un insieme di sensazioni e disturbi tra i quali: dolori e rigidità muscolare, difficoltà di movimento, chiusura verso gli altri, senso di isolamento, apatia.
All’interno della corazza, protetta e ben chiusa, troviamo la parte yin, l’insieme degli organi interni. La sua funzione è di produrre e far circolare energia e sangue, per nutrire e dare vitalità all’intero sistema corpo/mente. Gli organi interni, secondo la medicina tradizionale cinese, si associano alle varie emozioni, ognuna delle quali ha la sua giusta funzione e scopo nella vita. Quando un organo perde il suo equilibrio energetico, anche l’emozione collegata può subire un’alterazione o in eccesso o in difetto. La digitopressione Jin Shin Do® ha inserito nella pratica della medicina tradizionale cinese, basata sulla circolazione energetica nei meridiani (una circolazione verticale dell’energia), la teoria dei segmenti reichiani (una circolazione orizzontale dell’energia). I segmenti formano la corazza e sono simili ad anelli che dividono il corpo orizzontalmente. Essi possono irrigidirsi come atteggiamenti difensivi verso la vita, cosicché l’uomo non riesce ad esprimere le proprie emozioni e a liberarsi dei vecchi traumi e schemi comportamentali. Per saperne di più … provare, provare, provare (Pratica libera nella nostra sede e corsi a fine Febbraio).
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