A SESTO È VIETATO DISCUTERE
- 19 dicembre 2019 La voce delle forze politiche
Modifica regolamento comunale
In Consiglio comunale a Sesto San Giovanni si è modificato
a colpi di maggioranza - e senza nessuna adeguata discussione previa -
il regolamento del Consiglio comunale, in modo tale da impedire la
possibilità per le minoranze di esercitare il loro diritto-dovere di
intervento, di proposta e di controllo.
Il funzionamento del
Consiglio comunale è essenziale per l’esercizio della democrazia a
livello cittadino e dunque la sua approvazione in passato è sempre stata
frutto di discussioni approfondite e condivise da maggioranza e
opposizione. Questa volta invece il Sindaco ha imposto la sua
approvazione senza una discussione adeguata, con una sola riunione di
commissione, con l’Ufficio di presidenza che doveva organizzare la
seduta di mercoledì sera convocata senza un ordine del giorno specifico e
con un dibattito in Consiglio comunale nel quale il Sindaco non è
nemmeno intervenuto e, anzi, spesso si è assentato dall’aula, come
avesse vergogna di quello che imponeva. Per non parlare del presidente
del Consiglio comunale Fiorino che ha accettato senza battere ciglio di
vedere questo organismo essenziale per la vita del Consiglio e il suo
ruolo pesantemente sminuiti, e nel silenzio più totale dei consiglieri
di maggioranza, ormai ridotti a muto esercito di portatori di voto.
Le modifiche introdotte:
le interrogazioni dei consiglieri al Sindaco e alla giunta non saranno
più discusse in Consiglio comunale, ma riceveranno solo risposta scritta
e non si prevede più la possibilità per chi ha presentato
l’interrogazione di ribattere. Ordini del giorno ed emendamenti devono
essere presentati entro le 12 del giorno precedente il Consiglio
comunale, eliminando la possibilità di loro presentazione durante la
discussione in aula, tenendo conto di quello che in Consiglio si dice,
come invece è sempre avvenuto.
"Il sindaco Roberto di Stefano
dichiara falsità affermando che a Milano ci siano le medesime regole. Il
Regolamento di Palazzo Marino ha ampliato i poteri di controllo e di
espressione delle minoranze, introducendo di fatto i question time,
ovvero le domande a risposta immediata, a cui Sindaco e assessori
rispondono oralmente in aula. Cosa ben diversa dal bavaglio che è stato
messo a Sesto San Giovanni. Un bavaglio che forse il primo cittadino
vuole usare per mettere a tacere i propri assessori di cui teme le
risposte? - ha affermato la segretaria metropolitana Silvia Roggiani.
"Quello che si è consumato l'altra sera in aula, per responsabilità del Sindaco e della sua maggioranza, è un oltraggio alla democrazia. Il Consiglio
comunale viene ridotto a mero organo di ratifica delle decisioni di
Sindaco e giunta comunale, che evidentemente hanno paura del confronto e
della democrazia" - dichiara la capogruppo del PD in Consiglio comunale Roberta Perego