DA REGIONE MANCANO RISPOSTE E CHIAREZZA

"Cosa risponde Regione Lombardia a Laura Castelletti, vicesindaco di Brescia, che oggi ha lanciato un appello disperato, per chiedere assistenza sanitaria a chi è malato in isolamento a casa? La situazione è difficilissima: gli amministratori locali, che si stanno facendo carico dei loro cittadini dal punto di vista sociale con la consegna a casa di spesa e farmaci, invocano l'aiuto della regione per tutti quegli ammalati che non vengono ospedalizzati, e in molti casi si tratta di medici di base. Il governatore Fontana e l'assessore Gallera sono arrivati oggi, e con una delibera tardiva, alla decisione della presa in carico e del monitoraggio dei pazienti attraverso i medici di famiglia. Ma ancora non è chiaro come verrà messo in piedi questo sistema, mentre arrivano continue segnalazioni di cittadini ammalati abbandonati a loro stessi, che non sanno cosa fare. E soprattutto, chiediamo ancora una volta alla giunta regionale, perché non si procede con i tamponi ai medici -  ai quali viene chiesta adesso l'autocertificazione della temperatura - al personale socio-sanitario, a chi lavora nelle RSA? 
Ci sono tragedie che non si possono ignorare, come quella dell'infermiera di 34 anni positiva, che si è tolta la vita, e che da giorni viveva un pesante stress per la paura di aver contagiato altre persone. E infine, quali sono i criteri con cui vengono fatti i tamponi? Da Regione Lombardia pretendiamo risposte e chiarezza: tutto quello che finora è mancato". 
Così in una nota la segretaria metropolitana del PD Silvia Roggiani

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