ROM CERCANO DI COSTRINGERE 13ENNE A SPOSARSI
- 22 settembre 2018 La voce delle forze politiche
grazie ai cc piano sventato
La piaga dei matrimoni combinati affligge sempre di più la Lombardia. Da Cremona arriva la notizia, incredibile, di un ragazzo che doveva partire il giorno successivo per la Germania per sposare una 13enne di etnia rom in un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie. Un 17enne della stessa etnia, arrestato dai carabinieri di Cremona con l'accusa di rapina, ha però ringraziato i militari, spiegando di non essere pronto per il matrimonio. È successo a Cremona quando i carabinieri hanno dato esecuzione a un ordine di collocamento in comunità nei confronti del 17enne, autore di una rapina avvenuta lo scorso giugno nei confronti di un 22enne del posto, vessato da tempo. Il 17enne è stato rintracciato dai militari mentre era in partenza per la Germania per sposare la 13enne. La madre del ragazzo, una donna di 30 anni, aveva persino pregato i carabinieri di rimandare l'arresto, per consentire al figlio di sposarsi.
Nel corso dell'estate il fenomeno aveva invece riguardato diverse famiglie e giovani donne islamiche: a luglio, infatti, una scuola della Brianza ha ricevuto una lettera di richiesta d'aiuto da parte di una sua ex studentessa pachistana. La ragazza, oggi 23enne, sarebbe stata ritirata da scuola dai genitori, tenuta segregata in casa con la sorella per due anni, e portata con l'inganno in Pakistan, dove loro le avevano organizzato un matrimonio con uno sconosciuto. Storia molto simile a quella di Farah, che a maggio era stata costretta dal padre a lasciare l'Italia per ritornare nel paese d'origine e che grazie a compagne di scuola e polizia italiana è stata poi riportata in Italia. Di fronte a casi che dimostrano come per certe culture le donne valgano poco o nulla, oltre a ringraziare i Carabinieri e le Forze dell'ordine che scoprono queste storia di autentica miseria morale, dobbiamo aumentare il più possibile gli sforzi. Peraltro, pressoché sempre, attendiamo invano che qualche femminista alzi la voce per denunciare simili follie.
Riccardo De Corato,
Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.