Sullo stadio: tutti i nostri perché

Se si vuole cambiare le cose, la politica deve saper fare delle scelte, facendo i conti con la realtà. Su San Siro, il Partito Democratico ha scelto. Abbiamo scelto uno sguardo metropolitano, che non si ferma ai confini di Milano. Abbiamo scelto uno sguardo concreto e coraggioso, volto al futuro. 


Negli scorsi giorni, anche grazie all’incessante lavoro della nostra capogruppo Beatrice Uguccioni, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato l’ordine del giorno del PD sul futuro dell'area dello stadio di San Siro. 

In tutti questi mesi ci siamo battuti per salvare il Parco Sud dall’edificazione di due nuovi stadi a Rozzano e a San Donato: sarebbe stata la conseguenza inevitabile di scelte diverse. Il Parco sud è una grande risorsa da tutelare per tutta la città metropolitana. 

L'ipotesi affascinante della ristrutturazione di San Siro si è scontrata con un secco No da parte delle società. Con quello bisognava fare i conti e con i costi pesanti per Milano che sarebbero derivati dell'abbandono di San Siro da parte delle squadre. 


Il centrosinistra deve guidare i processi di trasformazione della città, mettendo al centro l'interesse pubblico con i fatti e non con i post. 

Grazie al nostro lavoro, dalle risorse derivanti dalla eventuale vendita dell’area a Milan e Inter, potrà partire un nuovo grande progetto di riqualificazione del quartiere popolare di San Siro. E ci impegneremo per usare una parte di quelle risorse per uno straordinario piano per restituire alla città tutte le case popolari del Comune sfitte a Milano. 

Insieme all'attuazione del Piano Casa sarebbe una grande rivoluzione politica.


In questi anni il PD ha lavorato con il Sindaco per tutelare l’interesse pubblico. Ricordiamo che la Giunta e il Consiglio avevano già ottenuto una riduzione degli indici edificatori entro i confini previsti dal PGT. 


Purtroppo oggi le due società hanno dimostrato in più occasioni di muoversi secondo una logica prettamente economica. È evidente la grande rottura culturale rispetto a quello che sono state per decenni Milan e Inter. Lo dice chi per tanti anni ha frequentato lo stadio. 


Alla fine, se il processo andrà avanti, Milan e Inter staranno a Milano e si assumeranno i costi della trasformazione urbana di quel territorio entro i paletti degli ordini del giorno votati negli anni dal Consiglio. 

Ora la politica continuerà a svolgere il suo ruolo: vigilare, accompagnare, guidare. Mettendo al primo posto la città, contrastando l'emergenza abitativa, riqualificando il quartiere popolare, riammodernando gli impianti sportivi delle periferie cittadine.


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Marco Furlan
Ufficio stampa PD Milano Metropolitan
www.pdmilano.it

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