Sapevo che era estate
- 29 giugno 2024 Poesia della notte
Sapevo che era estate
non dal carrettino dei gelati
che sostava alle due stradine arroventate
e gli occhi avidi del bimbo corrompeva.
Lo sapevo non dalle tinte rosse del tramonto
o dalle matasse d'erba inerte di stoppie inaridite
né dal caldo fermo sui vetri delle finestre
spalancate in cerca di un respiro nuovo,
ma perché lei era lì sulla scogliera,
ove l'onda naufraga nei flutti
e senza pena nell'orrido sprofonda.
Il suo viso mi toccava e a me sembrava
di trovare l'infinito nel cavo della mano
e mi bruciavo di sole in quell'eternità di un'ora.
Uccio Greco