TEATRO ELFO PUCCINI
- 22 marzo 2018 Spettacolo

Tra
le proposte di fine marzo all'Elfo, da non perdere, per adulti e bambini.,
“Leonardo, che genio”, di e con Elena Russo Arman. Dopo il piccolo best seller
del suo Shakespeare a merenda, un altro spettacolo delizioso, in cui Elena,
come una cantastorie, ripercorre l'esistenza del più grande uomo del
Rinascimento: Leonardo da Vinci. Immaginate un grande libro, chiuso, che
attende di essere aperto e il racconto che vi è contenuto non è solo di parole:
come per incanto, pagina dopo pagina, ci rivela un mondo in tre dimensioni, che
ripercorre le tappe fondamentali della vita del grande artista, in cui Storia e
leggenda si sono fuse, trasformandolo in un archetipo: l’infanzia nel villaggio
di Vinci, l’apprendistato a Firenze, il periodo felice del primo soggiorno a
Milano, l’incertezza e il suo continuo peregrinare, fino agli ultimi giorni
alla corte del re di Francia. Un libro pop-up, che ha richiesto un anno per
essere progettato e realizzato, e che avrebbe forse divertito l'eclettico ed
enigmatico Leonardo, sempre attento a intrattenere e sorprendere il suo
pubblico. Dal 20 marzo all'8 aprile (riposo dal 26/3 al ¾. Scuole e famiglie
sono benvenute.
È in scena fino al 25 “Il misantropo” di Molière, che dal 1666 ha visto le più
varie interpretazioni. La versione proposta da Elsinor fa parte del progetto di
presentare al pubblico dei classici "riscritti", attraverso un grande
lavoro attoriale che renda nuova la parola “corpo”. La regia di Monica Conti
indaga stati d'animo, relazioni, situazioni e anche la musica, per dare rilievo
al ritmo e al suono non come forme estetiche, ma come espressione
dell'inconscio. Qui Alceste non è un eroe tragico o romantico, ma tragicomico
perché infelice, disorientato e violento. È uno spettatore della vita
immobilizzato in eterno nello scontento. La sua follia, portata all'estremo,
diventa una pazza giornata per tutti gli altri.
Fino al 25 anche “Collaborators”, prodotto nel 2017 dal teatro Filodrammatici,
nell'ambito dello “scambio” di spettacoli. La commedia amara di John Hodge
(sceneggiatore di Trainspotting e Piccoli omicidi tra amici) affronta infatti
il delicato argomento della relazione tra potere e creazione artistica. Mosca
1939. A Bulgakov, ex scrittore di successo, mal visto dall’intellighenzia
sovietica, viene proposto di scrivere una commedia su Stalin che ne tinga di
eroismo le origini. Ciò potrebbe salvargli la carriera, ma le sue convinzioni
sono contro il regime. Che fare? Mentre le purghe staliniane cominciano a
terrorizzare il paese, il rapporto tra Bulgakov e Stalin rivela come uomo e
mostro siano in fondo attratti l’uno dall’altro.
Grazia De Benedetti
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