ELENA SOFIA RICCI RIPORTA SULLA SCENA "VETRI ROTTI"
- 15 febbraio 2020 Spettacolo Teatro
Una delle stupende commedie di Arthur Miller
Recentemente ospite della trasmissione "La vita in diretta",
l'attrice Elena Sofia Ricci intervistata dalla conduttrice Lorella
Cuccarini ha parlato del lavoro teatrale nel quale è attualmente
impegnata: la commedia "Vetri rotti", scritta nel 1994 dal commediografo
Arthur Miller. Ambientata nella notte dei cristalli quando i giovani di
Hitler, con le camicie brune, distrussero le vetrine dei negozi degli
ebrei di Berlino. La commedia è stata ambientata a New York, ma i due
protagonisti essendo ebrei, vivono nel terrore per quello che in Europa
sta succedendo. Arthur Miller era nato a New York il 17 ottobre 1915, da
una famiglia di ebrei benestanti il cui padre: produttore e venditore
di abiti da donna, finì in disgrazia durante la grande depressione,
mentre la madre era casalinga e la sorella di Arthur: Joan, sarà attrice
interpretando anche personaggi teatrali scritti dal fratello. Dal 1920
al 1928 Miller frequentò la scuola pubblica e nel 1934 si iscriverà
all'università del Michigan, dove studierà giornalismo e teatro. Quattro
anni dopo, otterrà la laurea in letteratura inglese. Poi il primo
matrimonio con una collega d'università, Mary Slattery, dalla quale avrà
due figli. Nel 1936, ecco venire rappresentato in teatro il primo dei
suoi trenta lavori, ma sarà 11 anni dopo: nel 1947, che otterrà il
primo grande successo con "Erano tutti miei figli", dramma in cui il
protagonista è un fabbricante di pezzi di ricambio per aerei che spesso
si rivelano difettosi e che causeranno la morte di diversi piloti
durante la seconda guerra mondiale. Due anni dopo seguirà un altro
capolavoro: "Morte di un commesso viaggiatore". Dopo avere divorziato
dalla moglie, Miller sposerà: il 29 giugno 1956 la famosissima attrice
Marilyn Monroe, che per lui abbraccerà la religione ebraica e si
trasferirà a New York anche per poter frequentare il famoso Actors
Studio diretto da Lee Strasberg, decisa a diventare un'attrice
impegnata, sebbene le sue interpretazioni più godibili resteranno quelle
fatte prima e dopo la parentesi newyorkese. Il marito per molti anni
non riuscirà a scrivere altri lavori, e fu solo grazie alla celebre e
ricca moglie che poté vivere nel lusso, tanto da potersi permettere
anche un ranch nel vicino Stato del Connecticut (dove morirà
cinquant'anni dopo, il 10 febbraio 2005) e fra le altre belle cose,
anche una bellissima Supercar acquistata in Europa e spedita in America a
spese della bellissima moglie. Il suo ultimo successo rappresentato
immediatamente prima del matrimonio fu: nel 1955, "Uno sguardo dal
ponte", il ponte è quello di Brooklyn e il protagonista un
italo-americano: Eddie Carbone, invaghitosi della bella e giovanissima
nipote. Poi, per nove anni Miller non riuscirà a produrre più nulla,
quasi che l'unione con la bella e giovane attrice, lo inibisse al punto
tale da mettere un punto sul suo lavoro. Nel 1961 scrisse la
sceneggiatura del film "Gli spostati", che sarebbe stato anche l'ultimo
film interpretato dalla moglie. Nel 1962, il 17 febbraio, sposerà la
fotografa dell'agenzia Magnum Inge Morath, che per mantenere fede al
nome rappresentò una grande unione durata fino alla sua morte, nel 2002,
tre anni prima di quella dello scrittore, e con la quale metterà al
mondo due figli. Dopo la morte di Marilyn il 5 agosto 1962, l'ex marito
scriverà un dramma a lei ispirato: "Dopo la caduta", ma - prima ancora-
una biografia dell'attrice californiana dal titolo "Io la conoscevo".
Seguiranno vari altri lavori, quasi che la morte di quella strana
creatura scomparsa a 36 anni avesse infranto l'incanto nel quale Miller
sembrava essere stato nefastamente avvolto e coinvolto. Miller, fu di
certo un bravo scrittore che eccelse soprattutto nel teatro, ma di cui
le commedie più famose e forse anche più belle si possono contare sulle
dita di una sola mano.
Antonio Mecca