Teatro a cura di Sidran Rebed: SACCO E VANZETTI
- 22 febbraio 2020 Spettacolo Teatro
Al Teatro Filodrammatici, ultima replica domenica 23 febbraio
Chiude
domenica 23 febbraio al Teatro Filodrammatici la rappresentazione
"Cabaret Sacco & Vanzetti". La compagnia del Teatro dei Borgia,
forte del suo impegno contro ogni forma di ingiustizia, porta in scena
la vicenda che ha visto l'ingiusta prigionia e la morte per esecuzione
capitale nel 1927 di due immigrati italiani: Ferdinando Sacco,
originario di Torremaggiore, Foggia e Bartolomeo Vanzetti, originario di
Villafalletto, Cuneo.
Lo spettacolo ha un buon ritmo. La scenografia
è essenziale e, di volta in volta, evoca le fasi del processo al quale
furono sottoposti, la prigione dove trascorsero ben 7 anni e
l'esecuzione con la sedia elettrica. Si alternano parti recitate e parti
cantate.
La
storia parte Italia dove i due non si conoscono ancora. La miseria e le
dure condizioni di vita li spingono a inseguire il sogno di una vita
migliore in America dove arrivano e, tra mille difficoltà legate alla
lingua e al pregiudizio sugli immigrati, riescono a trovare lavoro.
Sacco in una fabbrica di scarpe, Vanzetti ha un carretto per vendere il
pesce. Si conoscono nel 1916 quando entrambi iniziano a frequentare un
gruppo anarchico. Allo scoppio della Grande Guerra, per non finire al
fronte, decidono di scappare in Messico. Ma questo comportamento li fa
finire, a loro insaputa, nella lista dei sospetti compilata dal
Ministero di Giustizia. Al loro rientro in America, sono arrestati
perché in possesso di armi e volantini di un comizio che si doveva
svolgere a Brockton per protestare contro la morte sospetta di un altro
italiano, Andrea Salsedo. Poco dopo l'arresto sono accusati anche di una rapina avvenuta a South Braintree in cui è morto un uomo.
Da
qui in poi, i due attori sono molto bravi nel mostrare lo stato d'animo
dei due uomini che, durante il processo, si vedono deridere per le loro
origini, non riescono a capire cosa accade né a spiegarsi in inglese
perché nessuno gli mette a disposizione un interprete, sono oggetto di
accuse false e il giudice del processo è apertamente schierato contro di
loro. Nel finale emerge tutta la dignità di due poveri innocenti.
Ricordiamo
che il 23 agosto 1977, il governatore del Massachusetts Michael
Dukakis, ha riconosciuto gli errori commessi nel processo e ha
riabilitato la loro memoria.
Antonella Di Vincenzo