Folle 34^ giornata
- 22 aprile 2016 Sport
Tante sorprese nel turno infrasettimanale di serie A.
L'anticipo di martedì ha rinvigorito il Napoli, orfano ancora di Higuain, che ha battuto 6-0 il Bologna. In gol Gabbiadini (doppietta), Mertens (tripletta) e D. Lopez.
Mercoledì alle 18,30 pareggio senza reti al Mapei Stadium, tra Sassuolo e Sampdoria.
I match delle 20,45: l'Udinese ha fermato la rincorsa Champions della Fiorentina, facendo un gran passo avanti nella corsa alla salvezza; 2-1 per i friulani. Roma e Torino hanno dato vita a uno spettacolare match: i padroni di casa ribaltano il risultato da 1-2 a 3-2 grazie all'eterna bandiera Totti, che in 3 minuti (entrato in campo al minuto 86), ha segnato 2 reti, la prima dopo 10 secondi dal suo ingresso in campo, la seconda dopo 2 minuti e mezzo. Pareggio che serve più all'Atalanta che al Palermo quello del Barbera: i padroni di casa non riescono a portarsi fuori dalla zona rossa, mentre i bergamaschi fanno un altro passo avanti verso la salvezza. La Juventus ha ipotecato lo scudetto rifilando 3 sberle alla Lazio di Simone Inzaghi (in gol Mandzukic e Dybala, con una doppietta). Il Genoa riesce a fermare la rincorsa al 3° posto dell'Inter grazie alla rete di De Maio. Empoli-Verona è terminata 1-0 per i padroni di casa. Il Chievo ha battuto per 5-1 il Frosinone, che ha perso una buona occasione per staccare Palermo e Carpi in fondo alla classifica.
Alle 20,45 di giovedì il Milan di Brocchi non è andato oltre lo 0-0 contro il Carpi, a San Siro.
Manca solo la matematicità per assegnare lo scudetto alla Juve, che si trova a +9 sul Napoli a 4 turni dalla fine; i partenopei (73 punti) devono difendere il 2° posto dalla Roma, che dista solamente 5 punti. È ormai un miraggio il 3° posto per Inter e Fiorentina, ferme a 61 e 59 punti. Segue il Milan a quota 53. Un club solamente tra Palermo, Frosinone e Carpi resterà in A: sono fermi rispettivamente a 29, 30 e 32 punti.
Per il prossimo turno consigliamo i seguenti match: Frosinone-Palermo, Samp-Lazio, Fiorentina-Juve, Roma-Napoli.
Fabio Amoruso