Assassinio in palestra - M. Pace
I gialli si leggono, in genere, per arrivare alla fine.
Non è stato sempre così. Nei grandi autori del passato il giallo aveva dignità di scrittura: agiva in territori originali, indagava realtà e raccontava non solo delitti, ma ambienti e psicologie. Poi si è via via imposta una sorta di lettura che chiedeva solo azione e sorpresa senza troppo badare alla valenza formale. Ebbene questa collana cerca di seguire un percorso intermedio che proponga pagine sì ricche di intrighi, avventure e colpi di scena, però impreziosite anche da una stesura pregevole e sempre attenta al risultato artistico.
Assassinio in palestra
Mario Pace, giunto alla scrittura dopo gli anni del lavoro, si è dedicato alla sua antica passione privilegiando il racconto giallo, rifiutando gli effetti speciali della vicenda e la letterarietà dell tessuto linguistico, raccontando, con la leggerezza della lingua di tutti i giorni, le vicende che si snodano intorno al commissario Walter Rossi. Questo personaggio si muove in un’atmosfera che è quella della nostra quotidianità e la storia narrata potrebbe svolgersi anche davanti ai nostri occhi in questa grande metropoli lombarda dove può sempre accadere qualcosa di simile in questi momenti di vera o presunta insicurezza.