COM'È BELLA MILANO
Cari lettori, l'itinerario che vi propongo per questo mese rimane un classico tra i più affascinanti che ci offre la nostra Milano. Partiremo quindi dalla Basilica di S. Ambrogio che, oltre a essere una delle più antiche chiese della città e punto di riferimento fondamentale per la sua storia, è anche ricca di leggende e di fatti poco conosciuti. Particolare la presenza dei due campanili, a destra il più antico detto Dei Monaci, eretto nell'ottavo secolo e dallo stile austero tipico delle torri da difesa. Sulla sinistra quello Dei Canonici risalente al 1124 progettato da Gaetano Landriani. L'atrio che precede la basilica, di stampo medievale a porticato sui quattro lati, contiene una collezione unica di reperti antichi: lapidi, bassorilievi, sarcofagi, incisioni latine. Su ciascuno dei capitelli che sormontano le 18 colonne sono raffigurati animali domestici, ma anche creature fantastiche e mostruose quali grifoni, cavalli alati, draghi, sirene e centauri. A lungo ritenuti solo un capriccio degli scultori, nascondono in realtà un profondo significato allegorico che tenderebbe a rappresentare l'eterna lotta tra il bene e il male. Sul lato destro dell'ingresso, sotto il campanile dei monaci, compare una decorazione a scacchiera, simbolo magico per tenere lontani gli spiriti malvagi. L'ipotesi più suggestiva è quella che fa riferimento al passaggio dei Templari a Milano di ritorno dalle crociate nel 1135, quando furono fatti alloggiare nel chiostro di Sant'Ambrogio dove avrebbero trascorso il tempo giocando a scacchi, un gioco di origine indiana, importato proprio da loro. Del resto anche lo stendardo dei Cavalieri è metà bianco e metà nero. All'interno della basilica, si trova un curioso serpente di bronzo nero, appoggiato su una colonna di granito di epoca romana. La tradizione vuole che sia stato forgiato da Mosè in persona, durante l'esodo, per guarire chi fosse stato morsicato da un serpente.
Imperdibile una sosta curiosa alla “Colonna del diavolo” che su un lato presenta due fori, che secondo la credenza popolare sarebbero stati prodotti dalle corna del diavolo. La leggenda dice che avvicinandosi ai fori si sente ancora l'odore di zolfo, mentre poggiandovi sopra l'orecchio si potrebbe udire lo sciabordio dello Stige, il fiume degli inferi.
Lasciata la basilica, dopo aver dato un'occhiata all'atrio del Palazzo dei Carciofi, raggiungeremo il Giardino delle Vergini, in fondo al porticato che separa i due chiostri presenti all'interno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di un parco riservato alle sole studentesse dove non sono ammessi gli uomini. Ricco di piante frondose, conserva anche due sarcofagi appartenenti alla necropoli romana, rinvenuti durante i lavori negli anni '80 del secolo scorso.
I due chiostri rappresentano il tesoro dell'Università. Il primo, più recente (1620-30) è detto dorico per via dei capitelli. Il secondo, più antico e più bello, è detto ionico e fu costruito a partire dal 1497 su disegno di Bramante. Proseguendo il nostro tour, propongo sempre una sosta ai Giardini Calderini, dove troviamo i resti di Villa Corio. Rimane davvero poco di questa antica casa nobiliare: le belle statue che ornavano il giardino che si affacciava sul fiume Nirone, da cui la via prende il nome, e una sorta di tempietto dove le signore si sedevano a ricamare ascoltando lo sciabordio del corso d'acqua. Lasciato questo luogo di sogno raggiungeremo la nostra ultima tappa, la Chiesa Museo di San Maurizio, un luogo che ci lascerà senza parole. Non vi è un centimetro di quella chiesa che non sia dipinto e decorato meravigliosamente. Bellissimo il coro ligneo, un capolavoro nel suo genere. Vi rivelo una piccola curiosità, se vi fermerete davanti al dipinto che rappresenta il diluvio universale che piace tanto ai bambini, noterete che tutti gli animali sono a coppie, tranne i cagnolini che sono tre. Il pittore ha voluto inserire l'immagine anche del suo fedele amico. Spero che apprezzerete il mio suggerimento e arrivederci al prossimo giro.
Ed ecco le visite per il mese di marzo e aprile 2019: martedì 19 marzo Primo tour dei luoghi curiosi: ci troviamo alle ore 15 uscita metro Lilla Cenisio. Martedì 26 marzo Primo Tour delle 5 vie: ci troviamo alle ore 15 davanti alla fontana del Castello Sforzesco. Martedì 2 aprile itinerario descritto nell'articolo sopra: ci troviamo alle 15 uscita metrò verde S. Ambrogio. Martedì 9 aprile Tra rinascimento e modernità: ci troviamo alle ore 15 fermata metrò rossa Piazza Amendola. Martedì 16 aprile Storie di Palazzi: ci troviamo alle ore 15 in piazza Cinque Giornate davanti al cinema Colosseo.
Albertina Fancetti