COM'È BELLA MILANO

Gli itinerari nella nostra città suggeriti dagli abbonati

Gentili Lettori, eccoci di ritorno dalle vacanze, pronti a ricominciare con le nostre visite e a proporre suggerimenti per conoscere i luoghi più insoliti della nostra città e i dintorni. Per questo mese ancora estivo, dove le giornate si mantengono piuttosto lunghe, ne approfitteremo per spingerci ben oltre i confini del centro, che ci riserviamo di approfondire poi nei prossimi mesi d'autunno e inverno. Vorrei consigliarvi, se ancora non lo conoscete, un visita al quartiere di Turro. Il toponimo di Turro, narra la tradizione, potrebbe derivare da Tauri Turris, torre del toro, probabile luogo di avvistamento in epoca antica. Appena ci si inoltra nelle vie adiacenti alla fermata omonima della metropolitana, si respira subito un'atmosfera di paese. Le case antiche e anche quelle più recenti, infatti, sono state mantenute ad altezza vista Resegone. Non vi sono grattacieli e sono pochi i condominii con palazzi particolarmente alti. Le tante pizzerie mantengono un aspetto genuino e danno l'impressione di avere prezzi accessibili, vi è anche un piccolo birrificio-ristorante dall'aspetto accattivante. Ed eccoci arrivati in piazza Del Governo Provvisorio, il nome è dovuto alla convinzione, priva di alcun riferimento storico plausibile, che l'osteria che sorgeva al numero 9 fosse frequentata dai patrioti delle Cinque Giornate del 1848, i quali vi avrebbero instaurato le basi del governo della Lombardia. Vicino alla piazza sono evidenti alcune costruzioni che ricordano le cascine che un tempo sorgevano nel piccolo comune inglobato a Milano nel 1918. La più famosa rimane la Cascina Turro, ristrutturata nel 2013, rappresenta oggi la presenza del Comune, culturalmente importante per il quartiere, che vi ospita anche un Cam che propone ai cittadini varie attività, quali corsi di cucina, cucito e ginnastica. Fino agli anni '60 la Cascina era stata proprietà dell'Ospedale Maggiore e lasciata in stato di abbandono, occupata spesso abusivamente da rottamai e sfasciacarrozze. Nel 1963 divenne proprietà del Comune che, per arrestarne il degrado, solo nel 2013 decise la ristrutturazione e la destinazione a uso collettivo. L'edificio reca evidenti segni dell'architettura del '400, ed è identificato nelle mappe catastali settecentesche come casa da massaro con giardino. È una cascina a ballatoio, tipologia diffusa nella pianura asciutta, formata da un unico corpo unico con portico al piano terra e un ballatoio ligneo al primo piano affacciato sui campi. Nel corso dei secoli i locali dell'edificio sono stati adibiti a diversi usi, da stalla a piccola falegnameria e a fucina di maniscalco, testimoniate dal ritrovamento durante i lavori, di camini e basamenti di pietra utili a tali attività. La cascina nel periodo della peste del 1630 fu abbandonata e la data 1640, rinvenuta nella facciata lunga sull'attuale piazza, testimonia il riuso dell'edificio dopo quell'evento traumatico. Davanti alla cascina è stato costruito un simpatico “salotto in pietra” dove un gruppo di signore ama ritrovarsi a scambiare quattro chiacchiere nel pomeriggio, a testimoniare la tranquillità del quartiere, in contrasto con i tanto discussi rioni della vicina via Padova. In piazza Anelli sorge la chiesa di Santa Maria in Turro, che conserva ormai poche tracce di quella fatta costruire da Gaspare Visconti (arcivescovo di Milano nel 1590-1595). Nella seconda metà dell'800 la chiesetta era in pessimo stato e troppo piccola per contenere i parrocchiani, quindi il parroco Don Gaspare Fossati acquistò il terreno dall'Ospedale Maggiore per costruire la chiesa, e il successore don Davide Sesia raccolse il materiale per costruirla più grande, dotata di tre navate, che venne inaugurata nel 1886. La facciata fu rinnovata in stile neoclassico nel 1926.
Nel 1952-53 si rese necessario un nuovo ampliamento, con il quale fu trasformata l'abside in transetto e costruite due nuove absidi gemelle. Di antico rimane all'interno una tavola con Crocefisso del 1523. Il palazzo adiacente in stile neogotico ospita un centro d'ascolto, un corso di recupero scolastico per bambini e ragazzi e un Patronato Acli.
Concludiamo il nostro giro passeggiando lungo via Prinetti, fino a raggiungere il Liceo Artistico Caravaggio, sede dal 1991 di importanti sperimentazioni nell'insegnamento e nella formazione degli insegnanti, e ha ospitato attività contro la dispersione scolastica. Il palazzo costruito nel 1927 come scuola per sordomuti, fondata già ai primi dell'ottocento con il nome di Pio Istituto sordomuti poveri e che fu chiusa nel1991. Bellissimo il murale creato per una quarantina di metri e alto due metri e mezzo, lungo il muro di cinta su via Padova, opera degli studenti del liceo con la collaborazione degli artisti di strada Pao e Mister Wany, nato nell'aprile del 2015.
Ed ecco le visite previste per il mese di settembre: Martedì 12 settembre visitiamo il Bosco in Città. Ci troviamo alle ore 15.15 alla fermata della metropolitana Rossa Bonola. Martedì 19 settembre visitiamo Cernusco sul Naviglio. Ci troviamo alla stazione Garibaldi davanti alla Libreria Feltrinelli alle ore 15.15. Martedì 26 settembre visitiamo il quartiere di Turro. Ci troviamo alle 15.15 alla fermata metropolitana Rossa Turro. Uscita via Boiardo.
Ricordiamo ai nostri lettori che per partecipare GRATUITAMENTE! alle 42 visite previste per la stagione 2017-2018 è necessario essere abbonati a Vivere Milano. Il costo dell'abbonamento annuale è di 20.00 euro.
Albertina Fancetti

Proverbi Milanesi

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Com'è bella Milano

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