GLI SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI
- 31 maggio 2020 Cronaca
Prematura per il virologo Andrea Crisanti la decisione del 3 giugno per l'apertura delle regioni
Il virologo Crisanti: il plasma funziona, no garanzie sul vaccino.
Si continua a discutere sulla decisione del governo di concedere il via libera agli spostamenti tra regioni a partire dalla data del prossimo 3 giugno. Tra chi ha espresso delle perplessità in merito c’è anche Andrea Crisanti, responsabile del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova.
A ‘Il Messaggero’, Crisanti ha dichiarato: “In questa vicenda il problema con cui abbiamo a che fare in Lombardia è che non sappiamo a quando si riferiscano quei tamponi positivi che comunicano ogni giorno, quando sono stati materialmente fatti o richiesti. Da quello che risulta, si va anche parecchio indietro nel tempo. In questo modo è molto difficile azzardare delle valutazioni“.
L’esperto ha poi spiegato : “Da quello che dicono, sono tamponi riferiti a infezioni avvenute anche parecchie settimane fa. In questo modo non è proprio possibile prendere una decisione che calcoli tutti i rischi, in modo corretto. Non sappiamo se in Lombardia ci sia l’effetto delle riaperture del 18 maggio, quanto abbia influito la fine del lockdown. Senza dati precisi, come si fa a decidere?”.
Secondo Crisanti, la riapertura agli spostamenti tra regioni è stata “quanto meno una decisione precipitosa, che poteva essere valutata con più attenzione. Cosa ci sarebbe stato di male se si fossero aspettate una o due settimane in più, prima di dare il via libera ai viaggi dalla Lombardia?”.
La “ricetta” dell’esperto: “Servono valutazioni serie, svolte sulla base di numeri veri, soppesati con attenzione. Si calcola un livello di rischio, ma si analizzano dati che sono ben conosciuti. Questi numeri affidabili non li abbiamo“.
Secondo il virologo, per decidere sul via libera agli spostamenti tra regioni serviva “sapere con certezza a quando fanno riferimento gli esiti dei tamponi comunicati ogni giorno dalla Lombardia, in altre parole a quando risale la trasmissione del virus” e “quanti sono coloro che, sempre in Lombardia, sono isolati in casa, senza che venga loro fatto il tampone”.