INFO SALUTE a cura di Flavio Fera

Ormai è stato dimostrato: chi svolge attività fisica ha meno problemi di salute ma soprattutto vive di più. Svolgere attività fisica non vuol dire passare 20 ore al giorno in palestra, ma semplicemente non stare fermi e muoversi di più. E per muoversi di più non è necessario arrivare a piedi in cima all’Everest, basta semplicemente cercare di non condurre una vita sedentaria. A vincere l’Oscar per la miglior vita sedentaria sono tutti coloro che vanno a lavoro in macchina e che, dopo essere stati   seduti davanti a una scrivania per 8 o 10 ore, riprendono l’automobile per tornare a casa, si abbuffano, si siedono sul divano per guardare la tv  e che infine, magari senza ancora aver digerito, vanno a dormire.
L’attività fisica evita malattie cardiovascolari, la depressione, il mal di schiena, il diabete e i tumori. I benefici sono notevoli. I medici sostengono che bisogna volersi più bene. 
Pensare a come raggiungere i propri obiettivi o come concretizzare i propri sogni non serve a nulla se prima non si è capito che la priorità è il rispetto del proprio corpo. Senza l’involucro sano non si va da nessuna parte sia per la gente comune sia per gli atleti. Un atleta può avere le capacità ma non vincerà mai se non ha la massima attenzione per il proprio fisico. Vi sono alcuni giocatori di calcio che vicini ai 40 anni, allenandosi con continuità e meticolosità, continuano a segnare gol e che, beati loro, sono ancora superiori, agonisticamente, ai colleghi 20enni.
Non c’è età per cominciare a fare attività fisica: pensare che ormai è troppo tardi non serve a nulla. Gli scienziati, studiando l’evoluzione dell’uomo, hanno capito che è stato proprio il movimento  compiuto per procurarsi il cibo a rendere più forti geneticamente gli organi del corpo umano aumentando nel corso dei millenni la qualità e la durata della vita. Certo le nuove tecnologie ci spingono alla sedentarietà, a differenza di coloro che ci hanno preceduto, oggi, usando un cellulare, possiamo procurarci tutto quello che vogliamo. Ma se questo ci rende la vita comoda dobbiamo scomodarci per il nostro bene. Ecco che semplici e piccoli accorgimenti, come utilizzare l’automobile il meno possibile, oppure fare le scale dimenticandoci che esistono gli ascensori, ci fanno muovere di più. Dobbiamo, in sostanza, integrare il movimento nella nostra vita quotidiana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non intende per attività fisica esclusivamente l’attività prodotta dallo sport ma anche quella lavorativa compiuta per svolgere lavori manuali, quando si cammina, si gioca, si fanno i lavori domestici, si balla.
L’Oms ha stabilito la quantità minima di attività fisica necessaria per 3 fasce di età:
- bambini da 5 a ragazzi di 17 anni: 60 minuti di attività moderata o vigorosa e per almeno 3 volte alla settimana giochi di movimento o attività sportive;
- adulti dai 18 ai 64 anni: almeno 150 minuti di attività moderata oppure 75 minuti di attività vigorosa e per almeno 2 volte alla settimana esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari;
- anziani dai 65 anni in poi: le indicazioni sono le stesse degli adulti.

E ALLORA COSA FAI ?
È ARRIVATA L’ORA DI COMINCIARE A MUOVERSI. 

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