Biblioteca Calvairate: ristrutturazione da ripensare

Molte perplessità ha suscitato il progetto, approvato dal Comune, per la ristrutturazione della Biblioteca Calvairate, tre in particolare: il costo elevato, il lungo periodo di chiusura e un risultato che non giustifica lo sforzo economico e la prolungata assenza del servizio.

Queste criticità erano emerse già nella riunione delle due commissioni, “Territorio e Cultura”, del Cdz4 di novembre. Il progetto, presentato dall’architetto Guido Della Casa, prevede la costruzione di un corpo nuovo accanto all’attuale edificio che sarà dotato di una sala riunioni per iniziative sia della biblioteca, sia del Cdz4. La struttura in acciaio sarà mantenuta, verrà rifatta la pavimentazione e le pareti esterne saranno ricoperte in pietra grigia fino ad una certa altezza. Particolare attenzione all’impiantistica per garantire il benessere termico e l’illuminazione della struttura. Cittadini presenti e Comitato inquilini hanno espresso critiche, sollecitate dal direttore del settore biblioteche, Parise, che ha rilevato la ricomparsa di un progetto proposto e ritirato più volte e all’improvviso tornato in auge, dopo anni di silenzio, perché condizionato dalla  “ragion di stato” di vincoli contabili non suscettibili di variazioni. Infatti la somma stanziata, 3 milioni di euro, è vincolata e utilizzabile unicamente per quello specifico intervento. Non si sa data  d’inizio e fine lavori, ma si tratta di almeno 450 giorni, in cui la biblioteca resterà chiusa, privando il quartiere di un centro di aggregazione culturale, a cui soluzioni temporanee per il prestito libri non ovvieranno, essendo il prestito solo una delle funzioni che la Calvairate assolve. Inoltre il verde intorno al prefabbricato subirà una notevole riduzione, ed è stato fatto rilevare che si rifà in pratica la stessa biblioteca (la suddivisione degli spazi sarebbe identica!), aggiungendo solo una “sala per il Cdz4” con un’eccessiva spesa. Alcuni architetti fra il pubblico hanno fatto la proposta di usare i fondi a disposizione per costruire la biblioteca all’interno di una delle palazzine liberty dell’ex macello di viale Molise, che sta per divenire proprietà comunale (ora Sogemi), lasciando così  l’attuale attiva sino a fine lavori. Per queste ragioni anche il sindacato Cgil si è attivato con una lettera indirizzata al Sindaco, agli Assessori interessati, alla Direzione biblioteche e al Cdz4, che spiega con chiarezza la valutazione critica dell’attuale progetto. Ne riproduciamo qui alcuni stralci.
Lucio Oldani

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