NEONATO UCCISO DA AIRBAG
- 17 febbraio 2020 Cronaca
Questa tragedia poteva essere evitata
“La
tragedia di Pisa, dove un neonato di due mesi è morto in
un tamponamento dopo essere stato investito dallo scoppio dell’airbag
perché posizionato nell’ovetto sul sedile anteriore, poteva essere evitata”. Lo ha affermato Pietro Meda, vicepresidente vicario di Automobile Club Milano.
“Ricordo che gli incidenti più gravi si verificano su strade urbane in tratti che si pensa siano meno pericolosi. Ecco gli accorgimenti per proteggere i bambini durante il trasporto in auto. Il seggiolino va installato sul sedile posteriore centrale, altrimenti è meglio quello di destra, rivolto in senso contrario alla direzione di marcia fino ai 15 mesi di età del bambino; inoltre c’è l’obbligo di uno schienale per tutti i seggiolini per i bambini sotto i 125 cm d'altezza. Se proprio non si può fare altrimenti e il seggiolino è posto sul sedile anteriore nel senso di marcia, si deve assolutamente disattivare l'airbag. Purtroppo anche i dispositivi di sicurezza se non configurati correttamente possono diventare pericolosi, soprattutto per i più piccoli”, ha concluso Pietro Meda.
perché posizionato nell’ovetto sul sedile anteriore, poteva essere evitata”. Lo ha affermato Pietro Meda, vicepresidente vicario di Automobile Club Milano.
“Ricordo che gli incidenti più gravi si verificano su strade urbane in tratti che si pensa siano meno pericolosi. Ecco gli accorgimenti per proteggere i bambini durante il trasporto in auto. Il seggiolino va installato sul sedile posteriore centrale, altrimenti è meglio quello di destra, rivolto in senso contrario alla direzione di marcia fino ai 15 mesi di età del bambino; inoltre c’è l’obbligo di uno schienale per tutti i seggiolini per i bambini sotto i 125 cm d'altezza. Se proprio non si può fare altrimenti e il seggiolino è posto sul sedile anteriore nel senso di marcia, si deve assolutamente disattivare l'airbag. Purtroppo anche i dispositivi di sicurezza se non configurati correttamente possono diventare pericolosi, soprattutto per i più piccoli”, ha concluso Pietro Meda.