Sono 51 mila i giovani lavoratori under 30 nel lavoro domestico
- 28 marzo 2024 Cronaca
Il lavoro domestico è da sempre considerato un settore in cui vi è una maggiore presenza di lavoratori “anziani”. In realtà gli under 30 che si occupano di lavoro domestico sono 51 mila e il dato è significativo soprattutto per gli italiani.
In Italia la disoccupazione giovanile è tra le più alte a livello europeo e, in particolare, in alcune aree del Paese raggiunge livelli preoccupanti. Se a livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari a 22,7%, in Sicilia il valore arriva al 42% ed in Calabria arriva al 44,4%. In queste aree anche il lavoro domestico diventa un’importante opportunità di lavoro per i giovani.
Il Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dall’Osservatorio DOMINA, si focalizza anche sull’evoluzione dei giovani (under 30) nel settore del lavoro domestico. Questi 51 mila lavoratori domestici (regolari), rappresentano il 5,7% totale lavoratori domestici.
L’analisi della serie storica evidenzia come il valore sia tornato a crescere a partire dal 2020 e come nel 2022 si registri una nuova flessione. La crescita del 2020 esattamente come quella del 2012 è influenzata dalle regolarizzazioni messe in atto nell’anno che di fatto hanno portato a far crescere il peso dei giovani nel lavoro domestico.
Questi dati complessivi nascondono due tendenze opposte, che vengono messe in evidenza considerando separatamente i lavoratori italiani da quelli stranieri. Le serie storiche esprimono chiaramente le tendenze in corso negli ultimi dieci anni: nel 2012 i lavoratori domestici italiani “giovani” erano 14mila, negli ultimi dieci anni il numero è cresciuto arrivando a quasi 18 mila nel 2022 (+21%). Malgrado il trend di crescita sia confermato nel lungo periodo si registra una forte flessione nell’ultimo anno.
I lavoratori stranieri, invece, hanno registrato dal 2012 al 2019 un trend opposto, di calo costante, invertito solo nel 2020-21 a seguito delle procedure di emersione attuate per fronteggiare la pandemia. Complessivamente, il numero di lavoratori stranieri è diminuito del 75% nel periodo 2012-2022. Il calo degli stranieri e il contemporaneo aumento degli italiani hanno avuto come conseguenza diretta l’aumento, in percentuale, della componente autoctona, passata dal 9,9% al 35% del totale under 30. Quindi se nel 2012 solo il 10% dei lavoratori under 30 nel lavoro domestico era italiano, oggi la percentuale è aumentata al 35%.
Le principali caratteristiche dei giovani lavoratori domestici con nazionalità italiana
Si tratta di quasi 18 mila giovani lavoratori domestici che nel 2022 avevano meno di 30 anni. Per quanto riguarda la composizione per genere e per tipologia di rapporto, le donne rappresentano l’82% del totale. La maggior parte di questi giovani domestici (58%) si occupa di assistenza alla persona “Badante”, mentre il restante 42% è inquadrato come Colf.
In Italia la disoccupazione giovanile è tra le più alte a livello europeo e, in particolare, in alcune aree del Paese raggiunge livelli preoccupanti. Se a livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari a 22,7%, in Sicilia il valore arriva al 42% ed in Calabria arriva al 44,4%. In queste aree anche il lavoro domestico diventa un’importante opportunità di lavoro per i giovani.
Il Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dall’Osservatorio DOMINA, si focalizza anche sull’evoluzione dei giovani (under 30) nel settore del lavoro domestico. Questi 51 mila lavoratori domestici (regolari), rappresentano il 5,7% totale lavoratori domestici.
L’analisi della serie storica evidenzia come il valore sia tornato a crescere a partire dal 2020 e come nel 2022 si registri una nuova flessione. La crescita del 2020 esattamente come quella del 2012 è influenzata dalle regolarizzazioni messe in atto nell’anno che di fatto hanno portato a far crescere il peso dei giovani nel lavoro domestico.
Questi dati complessivi nascondono due tendenze opposte, che vengono messe in evidenza considerando separatamente i lavoratori italiani da quelli stranieri. Le serie storiche esprimono chiaramente le tendenze in corso negli ultimi dieci anni: nel 2012 i lavoratori domestici italiani “giovani” erano 14mila, negli ultimi dieci anni il numero è cresciuto arrivando a quasi 18 mila nel 2022 (+21%). Malgrado il trend di crescita sia confermato nel lungo periodo si registra una forte flessione nell’ultimo anno.
I lavoratori stranieri, invece, hanno registrato dal 2012 al 2019 un trend opposto, di calo costante, invertito solo nel 2020-21 a seguito delle procedure di emersione attuate per fronteggiare la pandemia. Complessivamente, il numero di lavoratori stranieri è diminuito del 75% nel periodo 2012-2022. Il calo degli stranieri e il contemporaneo aumento degli italiani hanno avuto come conseguenza diretta l’aumento, in percentuale, della componente autoctona, passata dal 9,9% al 35% del totale under 30. Quindi se nel 2012 solo il 10% dei lavoratori under 30 nel lavoro domestico era italiano, oggi la percentuale è aumentata al 35%.
Le principali caratteristiche dei giovani lavoratori domestici con nazionalità italiana
Si tratta di quasi 18 mila giovani lavoratori domestici che nel 2022 avevano meno di 30 anni. Per quanto riguarda la composizione per genere e per tipologia di rapporto, le donne rappresentano l’82% del totale. La maggior parte di questi giovani domestici (58%) si occupa di assistenza alla persona “Badante”, mentre il restante 42% è inquadrato come Colf.
Emanuele Fantino