50 ANNI FA LO SBARCO SULLA LUNA

Un viaggio nel tempo tra ricordi e curiosità

Il 20 luglio di 50 anni fa, la missione spaziale americana Apollo 11 con i suoi tre astronauti, Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins (pilota del modulo di comando) sbarcava sulla Luna.

Nel momento stesso in cui posò il piede sul suolo lunare, Armstrong, scomparso nel 2012, pronunciò la celebre frase "One small step for a man, one giant leap for mankind" che significa: "Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità".

Inizia da qui il nostro viaggio verso le curiosità legate a questo evento.

La frase, ha raccontato il fratello dell'astronauta alla BBC, fu inventata durante una partita casalinga di Risiko, dopo che Armstrong aveva ricevuto la convocazione per la missione spaziale. Per anni si è dibattuto sulla presenza o meno, nella frase, dell'articolo indeterminativo inglese "a" (un, ndr) prima della parola man.

Se Armstrong avesse detto "a small step for a man..." (un piccolo passo per un uomo, ndr), si sarebbe riferito a sé stesso, in quel momento.

Ma gli spettatori che seguivano la telecronaca televisiva sostengono di aver sentito la frase "a small leap for man" che avrebbe il senso di "un piccolo passo per l'uomo" intendendo così l'intera umanità. Come se tutti, quel 20 luglio, avessero messo piede sulla Luna. 

La questione rimane aperta. Ma questa non è l'unica "disputa" di quella sera di luglio di 50 anni fa. Per l'occasione, l'unico canale televisivo Rai, organizzò la prima diretta della sua recente storia: 28 ore di trasmissione dallo studio 3 di via Teulada a Roma. La conduzione era di Tito Stagno con i commenti di Andrea Barbato e, dal Centro spaziale della Nasa di Houston, Ruggero Orlando.

Nello stesso momento, il padre della divulgazione scientifica televisiva (Super Quark) Piero Angela, allora giornalista Rai e veterano del programma spaziale Apollo (di cui aveva seguito 6 partenze) assisteva all’allunaggio da un albergo di New York. Qualche giorno prima, aveva assistito al lancio del Saturno 5 da Cape Canaveral.

Cosa successe durante la diretta italiana?

Tito Stagno seguiva, in cuffia, i dialoghi tra la navicella e i tecnici della base NASA.

A un certo punto sentì la frase “Reached land” e fece il celebre annuncio "hanno toccato" .

Da parte sua, Orlando reagì dicendo “No, mancano ancora dieci metri”.

Ne seguì un vivace scambio di battute tra i due che mise in ombra il momento in cui, per davvero, venne dato l'annuncio dell'avvenuto allunaggio.

Altra curiosità: i negozi di elettrodomestici, con le vetrine zeppe di schermi accesi, furono presi d’assalto in vista della trasmissione e i consumi elettrici, quella notte, fecero segnare valori record.

Forse pochi sanno che uno dei tanti frammenti raccolti dagli astronauti a scopo di ricerca scientifica, è custodito dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Tra battibecchi e frasi celebri, in piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti si presero il primato nella corsa allo spazio sullo storico rivale sovietico che li aveva "battuti" anni prima con il lancio del satellite Sputnik il 4 ottobre del 1957 e con la missione spaziale che portò Jurij Gagarin in orbita intorno alla Terra il 12 aprile del 1961.

La missione Apollo 11 portava a compimento quanto Kennedy disse di fronte al Congresso degli Stati Uniti nel maggio 1961: «I believe that this nation should commit itself to achieving the goal, before this decade is out, of landing a man on the moon and returning him safely to the Earth..." - ovvero - "Credo che questa nazione si debba impegnare a raggiungere l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e di farlo tornare sano e salvo sulla Terra...".

Antonella Di Vincenzo

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