CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA, di Gabriel Garcia Marquez
- 09 luglio 2019 Cultura
a cura di Uccio Greco
Cronaca di una morte annunciata - (Crònica de una muerte anunciada -1982) di Gabriel Garcia Marquez
Mirabile costruzione al contrario di una vicenda poliziesca nella quale vittima, circostanze e autori sono noti fin dalla prima pagina. Poi è tutto un susseguirsi di tasselli, di diversi punti di vista narrativi che passo dopo passo ridanno anima alla storia, in un giallo incredibile dove la fine diventa principio.
INCIPIT: Il giorno in cui l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5,30 del mattino per andare ad aspettare il bastimento con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma nel ridestarsi si sentì inzaccherato da capo a piedi da cacca d'uccelli. “Sognava sempre di alberi” mi disse sua madre 27 anni dopo, nel rievocare i particolari di quel lunedì ingrato.
EXPLICIT: “Santiago, figlio mio” gli gridò, “che ti succede!” Santigo Nasar la riconobbe.
“È che mi hanno ammazzato, piccola Wene” disse. Inciampò sull'ultimo scalino, ma si rialzò subito. ''Ebbe perfino cura di scuotersi con la mano la terra che gli era rimasta sulle trippe'' mi disse mia zia Wene. Poi entrò in casa per la porta posteriore, che stava aperta dalle sei, e crollò ventre a terra in cucina.