ACCADDE IL 29 MARZO


2017 – Il Regno Unito invoca l'articolo 50 del trattato sull'Unione europea dando formalmente inizio alla Brexit



L'uscita di uno Stato membro dall'Unione europea è un diritto di ogni Stato membro dell'Unione europea (UE). Ai sensi dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea: "Ogni Stato membro può decidere di recedere dall'Unione conformemente alle proprie norme costituzionali". Fino al 2020 nessuno Stato è mai uscito dall'organizzazione, anche se alcune dipendenze territoriali hanno lasciato l'Unione europea o la precedente Comunità economica europea; di questi, solo la Groenlandia ha indetto un referendum sull'uscita dalla CEE, nel 1985. Nessuno Stato membro prima del 23 giugno 2016 ha mai tenuto un referendum nazionale sul ritiro dall'Unione, anche se nel 1975 il Regno Unito organizzò un referendum sulla CEE in cui il 67,23% degli elettori scelse di rimanere nella Comunità. Il primo referendum nazionale sull'uscita dall'Unione si è tenuto il 23 giugno 2016 nel Regno Unito, e la maggioranza dei votanti (51,89%) si è espressa per l'uscita dall'Unione europea.

L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, nota anche come Brexit è stata il processo che ha posto fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea, secondo le modalità previste dall'articolo 50 del Trattato sull'Unione europea, come conseguenza del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, in cui il 52% ha votato per lasciare l'Unione mentre il 48% ha votato per rimanere nell'UE, il governo britannico ha formalmente annunciato il ritiro del paese a marzo 2017, avviando i negoziati Brexit. L'uscita è stata ritardata dal parlamento britannico.


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