ACCADDE IL 3 APRILE
- 03 aprile 2023 Cultura
3 aprile 2003 Italia: approvato il progetto MOSE per preservare Venezia dall'acqua alta.
Il MOSE, acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, è un sistema di dighe mobili finalizzato alla difesa della città di Venezia e della sua laguna dal fenomeno dell'acqua alta. Il MOSE è formato da quattro barriere collocate alle bocche di porto della laguna di Venezia composte complessivamente da settantotto paratoie mobili tra loro indipendenti, incernierate al fondale su un lato e azionate dalla variazione della propria galleggiabilità attraverso l'immissione e l'espulsione di acqua e aria.
Avviato il 14 maggio 2003, il MOSE rientra in un progetto più ampio che prevede il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e più in generale la riqualificazione della laguna. Il MOSE è stato progettato per difendere la laguna di Venezia da maree alte fino a 3 m e la sua entrata in funzione è stata progettata in previsione di maree superiori a 110 cm. L'esecuzione dei lavori è affidata al Consorzio Venezia Nuova che opera per conto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Magistrato alle acque di Venezia.
Il 4 giugno 2014, nell'ambito di un'inchiesta anticorruzione da parte della magistratura italiana, sono scattati 35 arresti e 100 indagati eccellenti tra politici di primo piano e funzionari pubblici, per reati contestati quali creazione di fondi neri, tangenti e false fatturazioni. A seguito delle vicende giudiziarie verificatesi tra il 2013 e il 2014, che hanno visto coinvolti parte degli organi dirigenziali del Consorzio Venezia Nuova e delle sue imprese, lo Stato è intervenuto al fine di assicurare il proseguimento dei lavori e la conclusione dell'opera: a dicembre 2014 l'ANAC propose la gestione straordinaria del consorzio, cui seguì la nomina di tre amministratori straordinari.
Il MOSE è stato testato per la prima volta in condizioni di effettiva operatività il 3 ottobre 2020 dando esito positivo. La consegna dell'opera finita, testata e collaudata, è programmata per il 31 dicembre 2021; fino ad allora verrà attivato per test o in presenza di previsioni di maree superiori a 130 cm rispetto allo zero mareografico di Punta della Salute.