ACCADDE IL 3 GIUGNO
- 03 giugno 2022 Cultura
3 giugno 2017 - Incidente a Torino in piazza San Carlo: oltre 1500 i feriti e un morto nella calca a seguito di un falso allarme attentato durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid
La sera del 3 giugno 2017, a Torino, in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, fu installato in piazza San Carlo uno dei due maxischermi per permettere ai tifosi rimasti in città di seguire in diretta la partita che si disputava a Cardiff. Le indagini hanno appurato che durante lo svolgimento della partita, a seguito del comportamento di un gruppo di malviventi che utilizzavano spray urticante per aprirsi la strada dopo aver razziato oggetti di valore tra il pubblico, si è scatenato il panico.
I presenti, presi dal terrore, hanno creato, nel fuggire, una calca che ha provocato più di 1500 feriti e la morte di due donne e un uomo: la prima dopo dodici giorni di agonia, la seconda, rimasta inizialmente tetraplegica, deceduta dopo diciotto mesi, il terzo dopo un calvario durato due anni e mezzo e l'amputazione di un piede.
A seguito della tragedia sono stati osservati dai media alcuni aspetti critici che potrebbero aver contribuito al suo verificarsi:
mancanza di coordinamento tra le forze di pubblica sicurezza presenti in piazza;
mancanza di un punto di soccorso prestabilito in caso di emergenza;
presenza incontrollata di venditori abusivi di bevande contenute in bottiglie di vetro, i cui cocci hanno contribuito all'aumento del numero dei feriti durante la fuga collettiva.
La procura della Repubblica di Torino ha immediatamente avviato indagini per accertare le responsabilità di quanto avvenuto. Il 22 giugno 2018, per il sindaco Chiara Appendino e altri 14 indagati è stato richiesto il rinvio a giudizio. Il 27 gennaio 2021 Appendino, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l'ex questore Angelo Sanna, l'ex presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese ed Enrico Bertoletti (professionista che si occupò di parte della progettazione) sono stati condannati in primo grado di giudizio a un anno e sei mesi per omicidio, lesioni e disastro colposi. Nell'ambito di un secondo filone di indagini, volte a stabilire eventuali comportamenti dolosi, il 13 aprile 2018 è stato arrestato un gruppo di italiani di origine maghrebina, ritenuto responsabile del panico diffusosi in piazza. Il gruppo, già resosi responsabile di simili reati, avrebbe spruzzato spray urticante allo scopo di rapina.[16] Uno degli arrestati ha confessato.
Il gruppo è stato individuato mediante intercettazioni telefoniche nel corso di un'altra indagine, nel corso delle quali è stata menzionata una collana d'oro sottratta durante la calca.
Il 17 maggio 2019, i responsabili dello scatenarsi del panico a scopo di rapina sono stati condannati dal Tribunale di Torino per omicidio preterintenzionale rispettivamente: Sohaib Bouimadaghen, Hamza Belghazi e Mohammed Machmachi a 10 anni, 4 mesi e 20 giorni di carcere e Aymene El Sahibi a 10 anni, 3 mesi e 24 giorni.