ACCADDE IL 7 AGOSTO
- 07 agosto 2020 Cultura
7 agosto 1944 – L'IBM inaugura il primo calcolatore controllato da un programma, l'Automatic Sequence Controlled Calculator (meglio noto come Harvard Mark I)
L'Aiken-IBM Automatic Sequence Controlled Calculator Mark I (comunemente abbreviato ASCC, soprannominato "Harvard Mark I") è uno dei primi computer digitali elettromeccanici della storia.
L'Harvard Mark I è stato completato nel gennaio 1943, finanziato dall'International Business Machines Corporation e progettato da Howard Hathaway Aiken, del dipartimento di fisica dell'Università di Harvard (Cambridge, Massachusetts, U.S.A.), che venne affiancato nel suo lavoro dagli ingegneri meccanici C. D. Lake, F. E. Hamilton e B. M. Durfee. L'importanza storica dell'Harvard Mark I è notevole in quanto alcune caratteristiche della sua architettura hardware sono diventate un modello (chiamato "architettura Harvard") per molti computer moderni. All'Harvard Mark I seguirono nel 1947 l'Harvard Mark II, nel 1949 l'Harvard Mark III e nel 1952 l'Harvard Mark IV.
Aiken fece proprie le idee di Charles Babbage (1791-1871) e studiò il modo per costruire uno strumento di calcolo automatico. Nel 1937 contattò i costruttori statunitensi di calcolatrici del tempo, compresa la Monroe Calculator Company, allora il più grande costruttore; la sua proposta venne però rifiutata. Alla fine del 1937 con l'aiuto di Theodore H. Brown, docente di Statistica economica, ottenne di venir presentato a James W. Bryce che ricopriva un ruolo importante nel settore ricerca dell'IBM (International Business Machines Corporation). Fu così che nel 1939 ad Harvard iniziò la costruzione del calcolatore, immediatamente spostata nei laboratori dell'IBM ad Endicott (New York). Il calcolatore, chiamato inizialmente "IBM Automatic Sequence Controlled Calculator", venne ultimato nel gennaio del 1943 e costò alla IBM 250.000 dollari. Durante la seconda guerra mondiale rimase a disposizione unicamente della Marina degli Stati Uniti. In seguito, come da accordi precedenti, venne donato dalla stessa IBM all'Università di Harvard: nel febbraio 1944 venne spedito via mare a Cambridge, dove fu in seguito riassemblato, e il 7 agosto 1944 venne data, a mezzo stampa, notizia ufficiale della donazione all'Università. Quest'ultimo fatto ebbe vasta risonanza mediatica e il ruolo di comparsa minore in cui venne relegata la IBM, in quella occasione, suscitò grandi polemiche ed attriti.