Al Musée d’Orsay di Parigi le macchine di via Manabrea

Il prestigioso Museo parigino, dal 13 aprile al 13 settembre del prossimo anno, vuole onorare l’arte decorativa italiana, dal liberty al disegno industriale, esponendo pezzi rari, raccolti dai vari musei e dalle collezioni private.

Anche il Museo della Macchina da scrivere di via Menabrea 10, in zona 9, contribuirà con l’invio di due suoi esemplari, che saranno collocati nella sala dell’exposition, alla postazione n. 162. 
Si tratta del primo modello portatile Olivetti, nato nel 1932 su progetto di Aldo e Adriano Magnelli (foto n. 1) e chiamato MP1 ICO. Insieme alla macchina sarà fornito il manifesto pubblicitario, disegnato dall’elvetico Xanti Schawinshy (foto n. 2) e illustrato da un meraviglioso volto di giovane donna, che indossa una camicetta nera, un cappello a falde larghe e che appoggia le mani affusolate sulla MP1.
Questa macchina nel 1949 venne sostituita dalla nuova portatile “Studio 42” e nel 1950 dalla famosa “Lettera 22”, acquisita subito dal MoMA di New York, che la espone ancora oggi, a testimonianza della tecnologia e del design italiani.
Come noto, la Lettera 22, per la sua resistenza, eleganza e leggerezza fu largamente utilizzata dai maggiori giornalisti nazionali, fra i quali spicca il nome di Indro Montanelli. 
Umberto Di Donato, presidente del museo milanese, nel fornirci le informazioni non ha celato un senso di soddisfazione per la lusinghiera occasione offerta dalla mostra di Parigi, che farà conoscere le capacità creative dei progettisti italiani dello scorso secolo e darà anche una certa notorietà alla sua personale iniziativa.
G.C.

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