ALL’OMBRA DELLE FANCIULLE IN FIORE-MARCEL PROUST
- 08 maggio 2019 Cultura
A cura di Stelio Ghidotti
INCIPITCI
Mia madre, quando si trattò di avere per la prima volta a pranzo M. de Norpois, siccome si rammaricava che il professor Cottard fosse in viaggio e lei stessa non frequentasse più del tutto Swann perché sia l’uno sia l’altro avrebbero potuto suscitare l’interesse dell’ex ambasciatore, mio padre rispose che un ospite eminente, un illustre scienziato come Cottard non poteva mai sfigurare in un pranzo, ma Swann con il suo esibizionismo, con quella sua maniera di gridare ai quattro venti le relazioni anche più insignificanti, era un volgare sbruffone che il marchese di Norpois, secondo una sua tipica espressione, avrebbe trovato “pestifero”.
FINIS
E mentre Françoise toglieva i ganci delle imposte, staccava le stoffe, tirava le tende, il giorno estivo che lei scopriva davanti ai miei occhi sembrava altrettanto morto, altrettanto immemore di una sontuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberato con cautela di tutte le sue bende, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d’oro.