“Magnum's first”

Magnum's First-Collection Exhibition.Fête de village, Pays Basque, France.(c) Robert Capa (c) International Center of Photography / Magnum Photos.mages for use only in connection with direct publicity for the group exhibition "Magnum's first" presented at Museo Diocesano Carlo Maria Martini, Milano, Italy, from June 6th to October 6th, 2019. These images are for one time non-exclusive use only and must not be electronically stored in any media asset retrieval database..· Up to 2 Magnum images can be used without licence fees for online or inside print use only. Please contact Magnum to use on any front covers...· Images must be credited and captioned as outlined by Magnum Photos..· Images must not be reproduced online at more than 1000 pixels without permission from Magnum Photos..· Images must not be overlaid with text, cropped or altered in any way without permission from Magnum Photos.

Mostra storica di fotografi di Magnum Photos del 1955 ritrovata nel 2006

Presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini si è aperta la rassegna “Magnum's first”, attenta rivisitazione di una mostra storica di fotografi di Magnum Photos tenutasi tra il 1955 e il 1956 in diverse città austriache e di cui si erano perse le tracce. In modo del tutto fortuito, nel 2006, sono state rinvenute ad Innsbruck due casse di documenti originali con foto e locandine varie.

Un lavoro investigativo di Andrea Holzer, curatrice, e l'attiva collaborazione dello storico Christoph Schaden, hanno poi fatto luce su questo lontano evento e sui primi otto fotografi che facevano parte di Magnum, agenzia nata a New York nel 1947 con un programma già centrato sul valore artistico delle foto e sulla tutela del diritto d'autore.

Questi fotografi hanno viaggiato molto e hanno documentato guerre e rivoluzioni. Robert Capa, ungherese di Budapest, si è particolarmente distinto negli scatti sulla guerra civile spagnola e sulle operazioni degli Alleati, e ha perso la vita in Indocina nel 1954, a causa di una mina antiuomo. In mostra tre sue foto del 1951 di una festa danzante in un paese basco del Sud della Francia, quasi a puntualizzare il suo forte desiderio di pace.

Un incidente sulle Ande, dove intendeva realizzare un film, è stato fatale anche per Werner Bischof, nato a Zurigo nel 1916, di cui sono esposti alcuni scatti di gente semplice del Perù.

Del mitico Henri Cartier-Bresson, famoso per l'uso di una piccola Leica 35 mm e per l'immediatezza delle foto, si può ammirare il reportage del suo viaggio in India tra il 1947 e il 1948 per celebrare Gandhi nel digiuno per la pace. Purtroppo Gandhi viene ucciso e il fotografo ha l'occasione di riprendere i funerali del Mahatma e l'omaggio reso dagli indiani alla bara.

Fotografie che esprimono serenità dopo il dramma dell'occupazione nazista sono quelle di Erich Lessing, viennese, che coglie i giochi dei bimbi negli spazi pubblici del Prater, dei Giardini del Belvedere e lungo le spiagge del vecchio Danubio.

Emozionanti anche i fotogrammi di Ernst Haas, austriaco naturalizzato americano. Si riferiscono allo svolgimento del film La regina delle Piramidi del regista Howard Hawks nelle caldissime cave di pietra di Assuan e con quattromila comparse quasi tutte musulmane.

Infine la presenza dell'unica donna del gruppo iniziale di Magnum, Inge Morath, sposa nel 1962 ad Arthur Miller. Con poesia, Morath raffigura quartieri di Londra, tra Soho e Mayfair, nonché celebri personaggi, come Lady Nash.

La mostra è in cartellone fino al 6 ottobre, mentre il Chiostro Bistrot propone easy lunch e aperitivi. Inoltre con l'evento Cinema Bianchini al Chiostro vi è l'occasione di assistere alla proiezione di film d'autore e di consumare una pizza!

 

Vittoria Colpi

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