RIAPRE LA CRIPTA DI SAN SEPOLCRO

Un gioiello che torna alla città

Lunedì 22 luglio, alla presenza del vescovo di Milano Monsignor Delpini, del ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli e di altre autorità cittadine si è svolta la cerimonia di riapertura della cripta di San Sepolcro.

I lavori di restauro hanno interessato la struttura dal 2018 al maggio di quest'anno e hanno permesso di riportare alla luce affreschi di rara bellezza come le stelle dipinte sulle volte o i motivi ispirati alla vegetazione.

La chiesa, che in origine si chiamava Santa Maria Maddalena in Santo Sepolcro fu fondata nel 1100, un anno dopo la conquista di Gerusalemme da parte dei crociati. Fu ribattezzata Santo Sepolcro proprio a commemorazione di questo evento. Significativo il fatto che sorga all'incrocio di cardo e decumano, le vie perpendicolari che caratterizzavano ogni città di fondazione romana. Questa idea di centralità permane anche nei secoli successivi quando il cardinale Carlo Borromeo la definisce "Umbilicus civitatis" e ne fa la sede dell'ordine degli Oblati oltre che il luogo di meditazione e preghiera dove ama sostare davanti al simulacro del sepolcro. In continuità con il pensiero di San Carlo, Monsignor Delpini si è così espresso: "...Invece, quest’oggi, mi pare che siamo invitati a provare simpatia: simpatia per il passato e gratitudine per la memoria, simpatia per l’attività produttiva e la capacità operativa, simpatia per lo slancio verso il futuro e per quell’apparire di forme nuove e di imprese coraggiose. Ma al di là di questa simpatia, oggi siamo venuti qui a scoprire ciò che è nascosto, cioè a ritrovare la fiducia, quella stima di sé che caratterizza i milanesi, in un luogo dove si ricorda che il sepolcro non è la definitiva scomparsa della vita, ma è piuttosto come una culla della speranza. San Carlo veniva qui a pregare perché, davanti al sepolcro, ritrovava le ragioni per guardare con simpatia alla città che gli era affidata e al futuro di cui è stato seminatore[...]".

Il connubio passato e presente avrà il suo momento più importante a ottobre 2019 quando questi spazi ospiteranno una retrospettiva dell'artista serba naturalizzata americana Marina Abramovic dal titolo "The Kitchen.Homage to Saint Therese", un omaggio alla mistica nonché dottore della chiesa Santa Teresa d'Avila.

Antonella Di Vincenzo

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