FUORICAMPO 2
- 28 settembre 2020 Cultura
Vocazione: salvare i randagi
La pubblicitaria milanese Sara Turetta, 47 anni, non aveva trovato pace quando nel maggio del 2001 aveva conosciuto la triste situazione dei 150.000 cani randagi di Bucarest. Il problema, non trascurabile per la popolazione locale, era stato affrontato dalle autorità locali con uccisioni efferate e veri e propri massacri di tali animali. Da qui la decisione di Sara di dedicarsi in prima persona per porre fine a una simile strage, e poi questa scelta diventa una vera vocazione. Lascia la casa confortevole in cui vive con il marito, trascorre prima le vacanze in Romania e poi si trasferisce a Cernavada fra il Danubio e il mar Nero. Apre un rifugio per animali randagi e offre un’occasione di lavoro alle persone che l'aiutano. Nonostante le continue difficoltà, nel 2005 fonda Save dogs, una onlus che riesce a far adottare in tutta Europa settemila cani rumeni. Nel 2017 apre una clinica veterinaria di 800 metri quadrati, un pronto soccorso per cani e gatti e un santuario per equini abbandonati. Qualcuno potrebbe domandarsi perché occuparsi di cani e non di bambini o di altre categorie deboli della società? Con la sua appassionata attività, Sara Turetta sembra mandare un messaggio importante: è disumano disprezzare o ignorare le sofferenze di questi amici dell'uomo; la violenza che colpisce gli animali mostra un’insensibilità che può avere risvolti negativi sull’intera società, poiché nel mondo dei viventi tutto è correlato. (da Corriere della Sera, 3 settembre 2020)