Gli Oscar:

A Hepburn per "Vacanze romane" - a Jones per "Bernadette"

Dal romanzo dello scrittore cecoslovacco Franz Werfel, il film del regista americano Henry King, realizzato nel 1943 e interpretato dalla giovane e bella Jennifer Jones, nata a Tulsa (Oklaoma) il 2 marzo 1919 e morta a Malibù (California) il 17 marzo 2009. Jennifer Jones, che aveva esordito al cinema nel 1939 nel western "Nuove frontiere", al fianco di John Wayne, quattro anni dopo avrebbe impersonato Bernadette Soubirous nel film sulla santa francese che all'epoca delle apparizioni aveva solo 14 anni. Jennifer invece esattamente dieci di più, ma quella era l'epoca d'oro del cinema americano, nella quale l'età effettiva contava meno di quella affettiva offerta dagli interpreti. Quattordici anni, invece, nel 1943 ce li aveva Audrey Hepburn, nata nel 1929, il cui bel volto somigliava alla più matura Jennifer Jones, e che nove anni dopo: nel 1952, avrebbe girato il film "Vacanze romane", ottenendo un successo planetario. Entrambe sarebbero state premiate da un Oscar: la Hepburn per "Vacanze romane"; la Jones per "Bernadette". Quest'ultima: non certo ultima in quanto a talento recitativo, sarebbe poi passata a impersonare personaggi femminili ben diversi da quelli di una santa, approdando a un classico della letteratura quale la disinvolta Madame Bovary,1949 e, prima ancora 1946, quello della sensuale meticcia nel western a colori "Duello al sole". Dieci anni dopo l'uscita del film di Henry King "La canzone di Bernadette" Jennifer girerà a Roma "Stazione Termini", per la regia di Vittorio De Sica, con il quale lavorerà anche (con lui solo come attore) quattro anni dopo nel rifacimento di "Addio alle armi" mentre cinque anni dopo, nel film tratto dal capolavoro di Fitzgerald "Tenera è la notte". L'ultimo dei suoi ventisette film fu: nel 1974, trent'anni dopo l'Oscar per "Bernadette", "L'inferno di cristallo".
Non c'è dubbio che pur lavorando bene in tutti i suoi film, fu con Bernadette che la giovane attrice americana aveva saputo riversare nella giovanissima ragazza francese divenuta poi santa la sua interpretazione più intensa. "Il canto di Bernadette" è un libro strutturato come un rosario: cinque parti di dieci capitoli ciascuno, scritto benissimo dallo scrittore ebreo Franz Werfel, che rifugiatosi con la moglie a Lourdes nella speranza di sfuggire ai nazisti aveva fatto un voto: se fossero riusciti ad espatriare, avrebbe scritto un romanzo sulla grande santa di Lourdes. 
Riuscì con la moglie a lasciare la dolce Francia e soprattutto i persecutori tedeschi, per approdare negli Stati Uniti, in California, dove di lì a poco avrebbe iniziato il romanzo su Bernadette per poi pubblicarlo nel 1941. Due anni dopo venne realizzato il film che l'anno successivo fece guadagnare un meritatissimo Oscar a Jennifer Jones, bravissima e splendida nella sua interpretazione.  
Antonio Mecca


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