I “Latin Kings” milanesi mirano a trasformarsi

Da gang di strada a organizzazione criminale

Sono una delle bande criminali più grandi del mondo e contano migliaia di affiliati. A Milano recentemente un’operazione di polizia ha consentito di arrestare il capo mandamento (il cd. Inca Supremo) cioè chi controlla le zone d’influenza e dispone dei singoli affiliati. Tra gli arrestati anche un ventisettenne che invece è ritenuto il capo del mandamento di Cologno Monzese. Quest’operazione, all’apparenza di routine, consente, invece, di fare alcune riflessioni di natura criminologica. La più evidente è che queste gang si stanno trasformando in organizzazioni criminali simili alla Cosa Nostra di Totò Riina. Per comprendere meglio di cosa e di chi stiamo parlando basta leggere cosa dice il Federal Bureau of Investigation (FBI) nel suo ultimo Rapporto (2022) al Congresso degli Stati Uniti sulla criminalità organizzata. Si stima che l'organizzazione annoveri decine di migliaia di affiliati negli Stati Uniti divisi in centinaia di bande. È presente o ha legami con altre organizzazioni criminali in America Latina e in Europa. Il Rapporto FBI cita l’Italia e Milano. Ci fa comprendere come sono organizzati, la rigida gerarchia, e il sofisticato sistema di comunicazione. Tali caratteristiche peculiari, presenti naturalmente anche in Italia, rendono quest’organizzazione criminale una minaccia da non sottovalutare. A Milano siamo ormai di fronte a una struttura consolidata, in fase di organizzazione e finanziata a livello transnazionale. I contatti delle cellule madri americane con l’Italia e con Milano sono comprovati proprio dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che ha di recente evidenziato come la cattura di Michael Cecchetelli, un italo-americano di quaranta anni, comprova questa assonanza. Cecchetelli, referente anche per le gang italiane, dovrà rispondere delle accuse di traffico internazionale di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata all'omicidio, rapina, uso illegale di armi e intimidazione di testimoni. Le indagini hanno confermato che i Latin Kings potrebbero avere legami, anche di sangue, con la famiglia Genovese, una delle cosiddette "Cinque Famiglie" mafiose a New York affiliate a Cosa Nostra. Nonostante gli ultimi arresti milanesi è bene rilevare che ci troviamo di fronte ad un’organizzazione criminale dalla capacità di riorganizzarsi dopo ogni colpo inferto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. La loro strategia in questo momento è quella di conseguire una posizione dominante nelle piazze di spaccio della droga, per prendersi più spazi possibili in città e avere maggiore potere economico. Già si vedono i primi scontri con criminalità organizzata italiana, albanese e nigeriana. Presto potremmo trovarci di fronte a faide tra mafie che lasceranno sul campo sangue e morti. Milano potrebbe rischiare una guerra di mafia come quella che visse Palermo negli anni ottanta. L’unica differenza è che questa volta a scatenarla saranno gruppi di sbandati, che vogliono organizzarsi e poter contare di più nel grande business criminale degli stupefacenti. 

Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ottanta. È tra i più accreditati studiosi delle nuove mafie transnazionali. Esperto di strategie di lotta al crimine organizzato. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo “La lotta alle nuove mafie combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto europeo di mafia albanese e i suoi lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche da commissioni legislative in ambito europeo.

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