I novantanni del celebre attore Sean Connery

È morto il 31 ottobre, a Nassau nelle Bahamas il celebre attore Sean Connery, nato a Edimburgo il 25 agosto 1930. All'inizio svolse diversi mestieri, tra i quali quello di barista, uomo delle pulizie, verniciatore di bare, bagnino, modello e guardia del corpo. A un certo punto notò l'inserzione su un giornale nella quale si cercavano attori per una compagnia teatrale, studiò per un paio di giorni recitazione e canto (presumibilmente nel fine settimana, tanto da poter venire definito un attore della domenica!) e il bello è che venne accettato. Probabilmente in base al suo fisico, quasi uno e novanta di altezza e con muscoli ben distribuiti su tutta la sua figura. Inoltre anche da giovane Connery era provvisto di un volto incisivo e uno sguardo magnetico, che ben presto lo fecero approdare al cinema (1957, nel film "Club di gangsters), primo di 65 film fino al 2003, quando con "La leggenda degli uomini straordinari" si ritirò dalle scene a 73 anni. Il successo arrivò nel 1962, anno in cui venne chiamato a interpretare il ruolo di James Bond nel primo film della serie: "Doctor No" (Licenza di uccidere)", girato proprio a Nassau. Sembra che venne preso in considerazione e posto sotto contratto dai produttori Harry Saltzman e Albert Broccoli dopo che la parte fu rifiutata da David Niven e Cary Grant. Quest'ultimo è stato specialista nel rifiutare ruoli carismatici, come quello di Linus Larrabee in "Sabrina" perché si considerava troppo vecchio per pensare di fare innamorare di sé una giovane fanciulla come Audrey Hepburn, sebbene poi: dieci anni dopo, eccolo apparire con lei in "Sciarada", e questa volta innamorarsi lui di lei e lei di lui, mentre difficile credere che la bella e giovane Audrey si potesse invaghire del brutto e vecchio Bogart. Inoltre, sempre Bogart gli soffiò il ruolo di Marlowe quando invece Raymond Chandler aveva pensato a lui. Ma risulta un po' ostico pensare che il bello sì ma anche troppo lezioso Grant potesse essere uno 007 affascinante. Fleming, dopo averlo conosciuto sul set sembrò approvare la scelta dell'attore scozzese, e a pensare a lui quando in seguito stese i suoi successivi romanzi, mentre Bond stendeva invece splendide donne come la meravigliosa Ursula Andress, la francese Claudine Auger o le nostrane Daniela Bianchi e Luciana Paluzzi. Ma dopo tre film Connery: sebbene tra il secondo e il terzo ci fu l'intervallo di altri di altro genere decise di prendersi una pausa di due anni prima di far tornare sullo schermo Bond in "Si vive solo due volte". Poi, dopo altri quattro eccolo nel 1971 riapparire con "Una cascata di diamanti". Nel frattempo nel 1968 girò il western "Shalako", tratto dal romanzo di Louis L'Amour e al fianco della splendida Brigitte Bardot. Tornerà poi per l'ultima volta nei panni di Bond nel 1983, in "Mai dire mai", rifacimento di "Operazione Tuono" e unico film che si poteva rifare perché il romanzo venne steso a quattro mani da Fleming e un suo collaboratore. Sembra che il titolo fosse stato suggerito dalla seconda moglie di Connery, quando alle rimostranze nel tornare a impersonare il ruolo di Bond aveva replicato: "Mai dire mai". Sean Connery era un attore serio, il quale cercava di non farsi troppo identificare in un solo personaggio. E infatti nel 1986 con l'interpretazione del film "Il nome della rosa" ottenne un grande plauso di critica e pubblico, e l'anno dopo ci "Gli intoccabili", che gli procurò l'Oscar come miglior attore non protagonista. Costretto a recitare con un parrucchino per tutti gli anni '60 perché afflitto da precoce calvizie, l'attore se ne liberò in seguito facendovi ricorso solo sporadicamente. La sua voce italiana fu quasi sempre quella bellissima del grande doppiatore Pino Locchi, voce fra gli altri di Tony Curtis e Terence Hill. Alla sua morte avvenuta nel 1994, Connery chiese che fosse Marcello Mastroianni a sostituirlo. La voce di Mastroianni c'entrava con lui come un cavolo a merenda, ma per chi aveva lavorato con Broccoli poteva magari anche andare. Assente dal maxi schermo da ben 17 anni Sean Connery continuava a rivivere sul piccolo, mediante programmazioni o dvd dei suoi più famosi film degli anni passati. Il fascino del suo volto anche se invecchiato, della sua voce originaria o di quella acquisita col doppiaggio del grande Pino Locchi ha continuato a spendersi generosamente, alla faccia di chi vuole uno scozzese tirato col portafoglio. Portafoglio che l'attore doveva avere sempre ben rimpinguato ed il conto ben coperto. 
Antonio Mecca

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