IL SANTO DEL GIORNO 21 marzo
- 21 marzo 2018 Cultura
San Benedetto da Norcia , Abate, patrono d'Europa
San Benedetto è considerato il padre del monachesimo occidentale. Nacque a Norcia nel 480 da una nobile famiglia. Fu mandato a Roma a studiare, ma scelse di ritirarsi dal mondo, in solitudine. Rimase per 3 anni nello speco di Subiaco, in penitenza e in comunicazione con gli angeli. Non mancò chi volle seguirlo e altri monaci si misero sotto la sua guida sapiente e illuminata. Ma la vita severa e mortificata, che S. Benedetto imponeva fu ben presto contrastata, tanto che cercarono di avvelenarlo. Ma il bicchiere col veleno si spezzò, quando Benedetto fece il segno della croce prima del pranzo. Nuovamente si ritirò in solitudine, ma ancora un gran numero di discepoli lo seguì, tanto che cominciò a costruire 12 monasteri. A Montecassino, dove prima si ergeva la statua di Apollo, fondò il famoso Monastero, dove scrisse la Regola che organizzava fin nei minimi particolari la vita “corale” dei monaci benedettini. Due erano i principi : “sabilitas loci” (obbligo di stare nello stesso posto tutta la vita) e la “conversatio” (moralità, pietà,e obbedienza all’abate) (La parola abate deriva dal siriaco abba = padre). La giornata del monaco è scandita dall’alternanza del lavoro e della preghiera (ora et labora). Aveva il dono della profezia, tanto che predisse la morte di Totila,re dei Goti e la sua morte. 6 giorni prima si fece aprire il sepolcro. Il sesto giorno andò in cappella a ricevere l’eucarestia e spirò. I monaci videro una bagliore salire al cielo, mentre una voce diceva: "Questa è la via per cui Benedetto ascende al cielo” .
S. Benedetto è il padre dell’Europa perché, tramite i suoi figli numerosi come le stelle del cielo e l’arena del mare, ha rialzato gli avanzi della società romana, schiacciata sotto l’invasione dei barbari; ha presieduto a stabilire il diritto pubblico e privato delle nazioni, ha portato il Vangelo e la civiltà in Inghilterra, in Germania, tra i popoli del Nord; ha distrutto la schiavitù, insegnato l’agricoltura e infine ha salvato il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza.
Riportiamo quello che D. Gueranger scrisse di lui: